Economia

Social. Musk ritira l'offerta per Twitter

Pietro Saccò sabato 9 luglio 2022

Elon Musk ha deciso di ritirare l’offerta per l’acquisto di Twitter in un’operazione che valutava il social network 44 miliardi di euro.

In una lettera inviata per conto di Musk dall’avvocato Mike Ringler a Vijaya Gadde, responsabile legale di Twitter, l’imprenditore accusa l’azienda di avere «violato molteplici disposizioni» previste dall’accordo dello scorso 25 aprile.

In particolare, come era emerso da diverse settimane, Musk non si fidava dei numeri di Twitter rispetto agli utenti reali e ai bot, cioè utenze finte usate per scopi diversi: dalla propaganda politica alla vendita di “follower” a pagamento (non consentita dalle regole di Twitter, ma comunque praticata). L’avvocato Ringler scrive che Musk negli ultimi due mesi ha chiesto ripetutamente informazioni dettagliate a Twitter sulla situazione degli utenti, sui metodi per individuare e contrastare gli account falsi, ma anche sulle condizioni finanziarie di Twitter.

Non avendo ottenuto risposte soddisfacenti (Twitter ha sempre ripetuti che gli utenti falsi sono meno del 5%) l’imprenditore dopo avere lasciato trapelare il suo scontento ha deciso di ritirare l’offerta e sembra avere intenzione di non pagare la penale da 1 miliardo di dollari perché l’affare, accusa, è saltato a causa del comportamento dei manager di Twitter.

Adesso si aprirà una partita legale complicata. Bret Taylor, presidente di Twitter, ha scritto in un tweet che che l’azienda «si impegna a concludere la transazione al prezzo e ai termini concordati con il signor Musk e prevede di intraprendere un'azione legale per far rispettare l'accordo di fusione». «Siamo fiduciosi che prevarremo alla Corte di Cancelleria del Delaware» ha aggiunto.

Nel frattempo le azioni di Twitter hanno chiuso con un calo del 5% l’ultima seduta della settimana: nel mercato afterhours, a contrattazioni chiuse, il titolo sta perdendo un altro 4-5%. L’azione Twitter vale adesso 35 dollari, molti meno dei 54,20 che aveva offerto Musk.