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La mozione. Caso Guidi, Renzi si difende Verso più mozioni di sfiducia

Redazione Internet venerdì 1 aprile 2016
Non si placa lo scontro politico sul caso che ha travolto il ministro Guidi, con le opposizioni che chiedono le dimissioni dell'intero governo. Il premier Matteo Renzi però taglia corto e dopo aver di fatto approvato, ieri, in tempo reale la sua scelta di dimettersi, annuncia dagli Usa che terrà per il momento l'interim e solo in un secondo momento sceglierà un sostituto. "Abbiamo sempre detto che di fronte agli italiani noi siamo un governo diverso dal passato. Guidi non ha commesso nessun tipo di reato o illecito, ma ha fatto una telefonata che ha giudicato inopportuna ed effettivamente lo era. Chiedemmo le dimissioni del ministro Cancellieri per una telefonata e non arrivarono. Oggi c'è la dimostrazione che qualcosa in Italia è cambiato. Con noi le cose cambiano, chi sbaglia è giusto che vada a casa. La musica è cambiata, è un fatto di serietà riconoscerlo", ha detto parlando da Washington. La firma dell'emendamento da parte del ministro Boschi "è un atto dovuto", ha aggiunto, rispondendo ad una domanda sull'emendamento inserito nella Legge di stabilità 2015 oggetto dell'inchiesta Tempa Rossa, che ha portato alle dimissioni del ministro Federica Guidi. COSA DICE L'EMENDAMENTO "INCRIMINATO"

Intanto Gianluca Gemelli, il compagno di Federica Guidi, ha rassegnato le sue dimissioni da Commissario di Confindustria Siracusa. Gemelli, 41 anni è indagato dalla procura di Potenza per "traffico di influenze illecite", nuovo reato introdotto nel 2012 dall'allora ministro Severino riguardando la corruzione nella Pubblica amministrazione. La telefonata intercettate è quella in cui l'ex ministro dello Sviluppo Economico gli preannunciava che nella Legge di stabilità sarebbe stato introdotto un emendamento favorevole alla Total, con cui era in affari. Il M5S, intanto, ha presentato una mozione di sfiducia "a tutto il governo in riferimento alla vicenda che ha portato alle dimissioni del ministro Guidi". Così Luigi Di Maio sul blog di Beppe Grillo; una posizione che allarga la richiesta di dimissioni anche al ministro Boschi, che ha firmato l'emendamento di cui si parlava nell'intercettazione. Il blog spiega che il M5s aveva denunciato da tempo la questione: "Lo scandalo per l'emendamento marchetta che ha causato le dimissioni del ministro Guidi era stato denunciato dal M5s davanti a tutta l' aula del Senato il 18 dicembre 2014! La Boschi, il Bomba, tutto il Governo e tutti i parlamentari Pd e Ncd sapevano. Tutti sapevano, tutti a casa". Alla richiesta del M5S si associano Matteo Salvini, leader della Lega, che propone di scrivere una mozione unitaria, e anche Renato Brunetta. Ma è più facile che saranno presentati più atti di sfiducia, e Sinistra italiana annuncia che li sosterrà.Ma il premier dagli Usa difende il progetto Tempa Rossa (dal nome della località in Basilicata dove nel 1989 la Fina - poi Total - scoprì un giacimento di petrolio, ora sfruttato con 6 pozzi), e difende anche il ministro Boschi, che firmando l'emendamento ha compiuto "un atto dovuto", rispetto al progetto "sacrosanto" di smaltimento dei rifiuti nelle raffineria del porto di Taranto, che lui stesso aveva presentato. "È strategico per il Paese e prevede molti occupati nel Mezzogiorno. Lo rifirmerei domattina".I DUE FILONI DELL'INCHIESTA Terre avvelenate, sei arresti in Basilicata | Potenza, l'indagine sul centro olii Tempa Rossa