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Roma. Omicidio di Desirée, il gip convalida il fermo per tre indagati

Redazione Internet sabato 27 ottobre 2018

Il gip di Roma, Maria Paola Tomaselli, ha convalidato il fermo dei tre indagati per la morte e lo stupro di Desiree Mariottini.
Il giudice deciderà nelle prossime ore in merito all'emissione della misura cautelare. La convalida del fermo è arrivata dopo gli interrogatori di convalida e garanzia, nel carcere di Regina Coeli. Il giudice ha ascoltato due cittadini senegalesi di 27 anni e 43 anni e di un nigeriano di 46 anni, fermati a Roma.

COSA SI SA FINORA DELL'OMICIDIO DI DESIREE

Solo uno dei tre interrogati ha però risposto alle domande del gip difendendosi: "Io non c'entro nulla con questa storia. Non sono stato io, sono stati altri". In base a quanto si apprende, l'uomo durante l'atto istruttorio avrebbe fatto i nomi di altre persone. Nominativi su cui gli investigatori dovranno effettuare ulteriori accertamenti e verifiche. Gli altri due hanno preferito avvalersi della facoltà di non rispondere. L'avvocato del cittadino nigeriano ha spiegato che il suo assistito "ha deciso così perché non è in grado di capire di che cosa è accusato". L'uomo avrebbe però detto al legale: "Non mi sarei mai permesso neanche di sfiorare Desirée perché si vedeva che era una bambina". Nei confronti dei tre la Procura contesta i reati di omicidio, violenza sessuale e cessione di stupefacenti.

FERMATO A FOGGIA UN QUARTO UOMO

Dopo i tre fermi nella giornata di giovedì per due senegalesi irregolari in Italia e un nigeriano di 40 anni con precedenti per spaccio di droga, le forze dell’ordine hanno fermato venerdì 26 ottobre un quarto uomo. Si tratta di un 32enne ghanese che si nascondeva in una baracca nella periferia di Foggia. Gli inquirenti hanno individuato l'uomo seguendo le celle telefoniche del suo cellulare. All'arrivo degli agenti, l'uomo si è barricato in un alloggio costringendo le forze dell’ordine a forzare l'ingresso.

Subito dopo la cattura è stata effettuata un'accurata perquisizione all'interno della baracca dove sono stati sequestrati 11 chili di marijuana, 194 grammi di hashish, due buste di resina per un totale di 122 grammi, e 4 dosi di metadone. Inoltre è stata trovata una pistola giocattolo e un bilancino di precisione. L’uomo sarebbe "arrivato nel Foggiano immediatamente dopo l'atroce delitto” e ha “precedenti penali specifici in materia di sostanze stupefacenti".