Curare i fragili è la strada che ci rende veri testimoni
domenica 28 aprile 2024
Ciò che ci rende davvero umani fino in fondo, quindi testimoni dell’Assoluto è la capacità di prenderci cura di coloro che abbiamo accanto. È questo il potente messaggio profetico che oggi ci consegna santa Gianna Beretta Molla. Nata a Magenta il 4 ottobre 1922, Gianna, decima di 13 figli, crebbe alla luce della fede cristiana. Visse tra Milano, Bergamo e Genova. Studiò medicina a Milano e Pavia, laureandosi nel 1949, per specializzarsi poi in pediatria nel 1952. Nel 1954 conobbe l’ingegnere Pietro Molla: si sposarono il 24 settembre 1955. Gianna, pediatra con uno studio a Mesero, curava tutti, specialmente i più fragili: «Chi tocca il corpo di un paziente – diceva – tocca il corpo di Cristo». Amava lo sport, lo sci, e la musica; dipingeva, portava a teatro e ai concerti il marito, grande dirigente industriale sempre occupato. A Ponte Nuovo di Magenta, dove si stabilì, Gianna si impegnò anche nell’Azione cattolica femminile. Dal matrimonio nacquero Pierluigi nel 1956, Maria Rita (Mariolina) nel 1957, Laura nel 1959. Nel settembre 1961, alla quarta gravidanza, scoprì un fibroma all’utero: per non morire avrebbe dovuto rinunciare alla maternità. Gianna decise, però, di far nascere Gianna Emanuela. La mamma morì il 28 aprile 1962 ed è santa dal 2004 Altri santi. San Luigi Maria Grignion da Montfort, sacerdote (1673-1716); san Pietro Chanel, sacerdote e martire (1803-1841). Letture. Romano. At 9,26-31; Sal 21; 1Gv 3,18-24; Gv 15,1-8. Ambrosiano. At 7,2-8.11-12a.17.20-22.30-34.36-42a.44-48a.51-54; Sal 117 (118); 1Cor 2,6-12; Gv 17,1b-11. Bizantino. At 11,19-30; Gv 4,5-42. t.me/santoavvenire © riproduzione riservata
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