mercoledì 10 aprile 2024
Sono 522 i milioni di euro investiti nell'accordo con l'agenzia europea. Roma e Parigi intensificano la collaborazione per la conquista del pianeta rosso nell'ottica della Space economy
Tramonto su Marte ripreso dal cratere Gusev il 19 maggio 2005 dal rover Spirit

Tramonto su Marte ripreso dal cratere Gusev il 19 maggio 2005 dal rover Spirit - Nasa

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Un rapporto a volte complicato, con qualche dispetto reciproco, che però potrebbe ancora migliorare molto presto. Già, perché con le esplorazioni spaziali e la prossima colonizzazione del “pianeta rosso”, l’augurio è che i due “cugini” d’Europa – Francia e Italia – possano diventare “fratelli”, sotterrando per sempre “l’ascia di guerra”. Anche al fine di costruire una nuova Europa, più consapevole delle proprie potenzialità e del suo sapere scientifico e tecnologico. L’obiettivo comune di Roma e Parigi, infatti, deve essere quello di allargare il proprio orizzonte condiviso. E tutto questo sarà possibile anche grazie all’accordo da 522 milioni di euro che Thales Alenia Space, società partecipata da società pubbliche italiane e francesi, ha siglato con l’Agenzia spaziale europea per far ripartire l’esplorazione di Marte. La missione ExoMars 2028 eleva così Esa al livello della Nasa. Non solo, la conquista del pianeta rosso e il guadagno di ulteriori quote mercato nel ricco settore della Space Economy possono essere un volano per dare la certezza ai rispetti governi che il futuro si conquista lavorando insieme. È l’unico modo – la collaborazione – per moltiplicare i talenti, le aspirazioni e i sogni. Insieme e mai più divisi, anche se alla base dei dissapori c’è sempre stata la gelosia, quella degli amanti, che comunque si cercano. Francia e Italia si ammirano, si imitano, si ammaliano, soffrono per la scarsa attenzione reciproca e per i tradimenti, per questo a volte litigano.

È tutto scritto nella cultura di questi due popoli, mai troppo lontani ma nemmeno troppo vicini, eterni complici. Il contratto siglato da Thales Alenia Space prosegue e riconfigura alcuni aspetti della missione ExoMars 2028, sviluppata a suo tempo in collaborazione con l'agenzia spaziale russa, collaborazione poi definitivamente sospesa a seguito dell'invasione dell’Ucraina. E il fatto che ora Esa si rivolga ad una società francoitaliana è un segnale ulteriore di come insieme i due Paesi possano porsi alla guida dell’esplorazione spaziale europea. Insomma, Francia e Italia insieme possono guardare lontano nell’interesse di tutto il Continente. Questa missione, il cui lancio è previsto dal Kennedy Space Center negli Stati Uniti, nella finestra compresa tra ottobre e dicembre del 2028, ambisce alla ricerca di tracce di vita sulla superficie di Marte, cercando di rispondere a domande che da tempo affascinano l'umanità: da dove veniamo, chi siamo, dove andremo un giorno. Guidata dall'Esa, la missione ExoMars 2028 fornirà un rover europeo capace di guida autonoma sulla superficie del pianeta. Previsto per raggiungere Marte nel 2030 dopo un lungo viaggio, il rover, dotato di una trivella sviluppata da Leonardo, nello stabilimento di Nerviano (Milano), raccoglierà campioni di terreno perforando il suolo marziano, fino a 2 metri di profondità. Ne analizzerà le proprietà chimiche, fisiche e biologiche utilizzando il suo laboratorio analitico (Analytical Laboratory Drawer Ald) sviluppato da Thales Alenia Space. Uno degli obiettivi della missione è la ricerca di batteri nel sottosuolo, viventi o fossilizzati, che costituirebbero la prova della vita esistente o precedente sul pianeta rosso.

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