mercoledì 20 luglio 2016
​Mentre 30mila giovani italiani stanno già partendo, continuano i preparativi per l'esperienza di gemellaggio con le realtà locali del Paese ospitante. (Francesco Ognibene) Viaggio nei luoghi della Gmg: ​Nowa Huta (Umberto Folena)
Gmg, i «giorni nelle diocesi» della Polonia
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​Trentamila giovani italiani stanno prendendo parte da ieri in 43 diocesi polacche (tutte tranne Cracovia, da martedì prossimo centro della Gmg) ai “Giorni nelle diocesi”, l’ormai tradizionale esperienza di gemellaggio e incontro con le realtà locali di tutto il Paese ospitante.

Un’iniziativa che da un’edizione all’altra vede crescere la sua attrattiva proprio perché i numeri in questi giorni sono più contenuti ed è possibile realizzare una conoscenza autentica con chi accoglie i giovani dall’estero, spesso al termine di un lungo progetto di conoscenza reciproca. I numeri complessivi parlano di 150mila giovani da 135 Paesi impegnati in questo antipasto di Gmg, con la maggioranza relativa costituita proprio dai nostri ragazzi seguiti da francesi e americani.

Ogni gruppo diocesano o legato a movimenti ecclesiali ha cercato di inserire nel programma due luoghi chiave per capire l’anima cattolica della Polonia, come il santuario mariano di Czestochowa, e il suo recente passato disseminato di guerre, spartizioni e tragedie, come Auschwitz. Entrambi saranno visitati dal Papa durante il suo viaggio, in programma da mercoledì 27 a domenica 31.

Intanto Cracovia sta mettendo a punto i dettagli di una macchina organizzativa che, a un primo sguardo e confrontando l’impressione con edizioni precedenti, pare all’altezza di un evento che ormai per dimensioni, partecipanti ed estensione del messaggio è il primo raduno giovanile a livello mondiale. Ventimila i volontari in servizio da domenica scorsa: le loro magliette blu nel viavai turistico del centro sono il segno che ci siamo.

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