giovedì 21 marzo 2024
Nel 2023 il 57% degli italiani – dato in crescita di tre punti percentuali rispetto all’anno precedente - dichiara di comprare e vendere prodotti usati
Un mercatino dell'usato

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Chiamatelo mercato dell'usato o delle pulci. Oppure seconda mano. Per arrivare fino all'antiquariato: una fetta raffinata di professionisti e clienti che seguono una vocazione, appassionati di oggetti rari e preziosi. Anche quest’anno i dati raccolti da Subito raccontano i comportamenti di acquisto degli italiani, delineando alcuni atteggiamenti specifici che rappresentano mutamenti o riconferme nelle tendenze del mercato second hand in Italia. Nel 2023 il 57% degli italiani – dato in crescita di tre punti percentuali rispetto all’anno precedente - dichiara di comprare e vendere prodotti usati, una tendenza che rappresenta a tutti gli effetti un’azione concreta a favore dell’ambiente e dell’economia circolare. Di conseguenza sono anche cresciuti gli operatori del settore, ossia coloro che hanno fatto della compravendita di oggetti usati la loro professione, un modo per vivere e non un semplice hobby. In alcuni casi hanno seguito anche dei corsi di formazione. Solitamente gestiscono un negozio abbastanza
grande, creano lavoro e contribuiscono a sostenere un'economia prettamente locale, a chilometro zero, dove il denaro generato dalle vendite torna nelle tasche delle persone che hanno venduto gli oggetti.

Guardando alle categorie, Auto e Moto&Scooter si collocano rispettivamente al primo e secondo posto per traffico. Ma a trainare l’eccezionale crescita del 2023, c’è Subito Market che vede l’incremento di tutte le sue categorie, sia in termini di visite che di transazioni. Tra queste, una performance molto positiva è da attribuire ad Arredamento e Casalinghi, che supera Appartamenti e ottiene la terza posizione per numero di visite (+9% rispetto al 2022). Questo dato riflette una tendenza di mercato che vede la casa tornare al centro della vita degli italiani e il ruolo sempre più centrale di Subito nell’accompagnare le persone anche in momenti importanti come la scelta degli arredamenti. Tra le ricerche più frequenti in piattaforma nel 2023, infatti, emergono molte parole legate alla sfera domestica, che mostrano l’attenzione degli italiani nella cura del proprio spazio e la tendenza sempre più frequente a prendere in considerazione la second hand per acquisti di oggetti destinati a durare nel tempo, come mobili ed elettrodomestici, posizionandosi come vero e proprio alleato in un momento importante come quello dell’arredamento completo di casa.

Subito, con oltre 18,7 milioni di utenti unici al mese, riconferma la crescita dell’ultimo biennio e chiude il 2023 con un incremento a doppia cifra del fatturato rispetto al 2022. Ma a crescere non è stato solo il fatturato. Sono infatti più che positivi i dati di traffico, con visite che raggiungono quota 1,6 miliardi, in crescita del 2,7% rispetto allo scorso anno, spinte soprattutto dalle categorie del Market. In continuità con quanto mostrato negli ultimi anni, il traffico proviene sempre più da mobile (88%) e, a conferma di una customer journey sempre più app-first, anche l’app di Subito ha visto un notevole sviluppo: nel 2023 è stata installata oltre 7,5 milioni di volte registrando una crescita del +15% rispetto all’anno precedente e portando il traffico da app a guadagnare 6 punti percentuali (56% del traffico totale). Anche il numero degli annunci pubblicati riconferma il suo successo e la sua rilevanza nelle abitudini di consumo degli italiani: oltre 54,5 milioni di annunci pubblicati nel 2023 (+6,7%), pari a circa 150mila nuovi annunci ogni giorno, testimoniano il ruolo di Subito quale punto di riferimento nella vita degli italiani. Interessanti anche le analisi sulle ricerche degli utenti in piattaforma, che hanno raggiunto i 2,7 miliardi nel 2023, e degli utenti attivi ogni giorno su Subito, che rimangono stabili a 2,5 milioni e che confermano il ruolo fondamentale di Subito Motori, i cui utenti giornalieri sono stati oltre un milione.

E poi ci sono gli antiquari

Gli antiquari e le antiquarie e commercianti d'arte comprano e vendono arte antica e oggetti d'uso quotidiano. Si basano su stime, informazioni e testimonianze di esperti, ma anche su listini d'asta e cataloghi d'arte. Grazie al loro senso delle tendenze, seguono la scena dell'antiquariato, dell'arte e del collezionismo per non rimanere bloccati con i pezzi d'antiquariato o i manufatti che hanno acquistato. Poiché lo spettro di possibili soggetti è molto ampio, di solito sono specializzati in un'area specifica. Le aree possono essere: dischi in vinile, quadri e arte tridimensionale, gioielli e vecchi orologi, mobili e oggetti di interior design, oggetti di porcellana e vasi e molto altro ancora, di valore artistico o storico. Gli articoli da collezione sono particolarmente interessanti per la fidelizzazione dei clienti. Per questo motivo catalogano regolarmente il loro inventario e mantengono una banca dati dei clienti. Inoltre conoscono i vari stili e le epoche e sanno anche restaurare professionalmente oggetti antichi. Se gestiscono la propria azienda, hanno anche bisogno di solide conoscenze commerciali.

Esiste anche l'Associazione antiquari d'Italia. Nasce il 10 ottobre 1959, con un atto che voleva essere di appoggio e di condivisione allo spirito e agli ideali della Mostra mercato internazionale dell'antiquariato di Firenze. Essendo un suo fiore all'occhiello, l'Associazione ha costantemente elevato negli anni il livello qualitativo della manifestazione, identificandosi negli obiettivi e nelle ambizioni dei suoi affiliati, e ponendola così fra le più autorevoli del panorama internazionale. Lo scopo era anzitutto quello di dare agli antiquari di prestigio un'istituzione e un evento dove sentirsi ascoltati, compresi e al meglio rappresentati, al di là di un mercato allora vissuto come un magma indistinto e confuso. In questo senso Associazione e Mostra mercato (cui spetta il primato di essere stata la prima manifestazione di arte antica al mondo) si sono da sempre riconosciute, definendosi come modello di qualità e moralità. Oggi l'Associazione conta 160 antiquari, aderisce alla Confederazione internazionale dei mercanti di opere d'arte, partecipa all'organizzazione di prestigiosi eventi culturali, promuove lezioni e conferenze per avvicinare e diffondere la conoscenza delle antichità e del loro commercio, e infine offre borse di studio, premi o certificati che possano essere di stimolo allo sviluppo della cultura e alla cognizione del patrimonio di arte antica.

Il settore degli orologi

In un mercato globale in costante evoluzione, il settore degli orologi di seconda mano sta vivendo una fase di trasformazione significativa. «La democratizzazione del mercato degli orologi second hand apre nuove possibilità per gli appassionati e per i nuovi acquirenti. Oggi abbiamo più persone interessate all'acquisto, con una preferenza marcata per soluzioni economicamente più vantaggiose. Questo non solo allarga il mercato ma introduce anche una nuova filosofia di acquisto», spiega Paolo Cattin, riconosciuto tra i massimi esperti di orologi in Italia e a livello internazionale. Il mercato degli orologi usati ha recentemente ripreso slancio, ma con una novità rilevante: i prezzi si sono adeguati a standard nuovi, generalmente più accessibili. Questa tendenza riflette un cambiamento nell'approccio dei consumatori, che ora percepiscono l'orologio non solo come un oggetto di stile e tradizione ma anche come un vero e proprio investimento finanziario. Si sti assistendo a un ridimensionamento del mercato che favorisce l'accessibilità. Gli orologi con valutazioni inferiori ai 5mila euro stanno diventando particolarmente popolari, segno che il mercato si sta espandendo per accogliere una clientela più ampia, attenta sia alla qualità che all'investimento. Il fenomeno di quelle che l'esperto definisce «pezzature» piccole, ovvero orologi con un valore di mercato compreso tra i 2mila e i 5mila euro, sta guadagnando terreno. Questi modelli rispondono alla crescente domanda di pezzi accessibili ma di qualità, capaci di rappresentare un investimento ponderato anche per chi si avvicina per la prima volta al mondo degli orologi da collezione.

E quello delle auto

Prosegue la stagione positiva per il mercato dell'auto usata che a febbraio archivia aumenti a due cifre, anche per effetto della giornata lavorativa in più per l'anno bisestile. I passaggi di proprietà al netto delle minivolture (trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale) hanno registrato un incremento del 15,6% rispetto a febbraio 2023 (+10,1% in termini di media giornaliera), confermando come il mercato dell'usato continui ad attrarre maggiori consensi rispetto al mercato del nuovo: per ogni 100 auto nuove a febbraio ne sono state vendute 185 di seconda mano, che salgono a 193 nel primo bimestre dell'anno. In crescita anche i passaggi netti di motocicli, che hanno messo a bilancio un incremento del 14,3% rispetto a febbraio 2023 (+8,8% in termini di media giornaliera). Per quanto riguarda le alimentazioni le preferenze dei consumatori, per l'ennesima volta, sono ricadute sui carburanti tradizionali (gasolio e benzina); la quota delle vetture ibride a benzina di seconda mano si attesta tuttavia al 6,3%, evidenziando un aumento del 72,4%. Sempre al palo le compravendite di auto elettriche, che seppure in crescita del 71,2%, non superano ancora lo 0,6% di quota. Nelle minivolture si confermano al primo posto le alimentazioni diesel (49,7% di quota a febbraio, in calo rispetto all'analogo mese del 2023, quando era il 53%). L'incidenza delle alimentazioni ibride a benzina si colloca invece al 7,9%, superando ancora una volta quella delle alimentazioni a gpl che si attesta al 7,5%. In aumento le minivolture di auto ibride a gasolio (+60,5%), la cui quota resta però ancora al di sotto del 2%. Nei primi due mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023 i trasferimenti netti evidenziano aumenti del 14,1% per le autovetture, dell'11,4% per i motocicli e del 13,2% per tutti i veicoli.














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