martedì 16 aprile 2024
Le difficoltà del sistema italiano, la necessità di garantire assistenza ai bimbi malati oncologici e la presenza di uno psicologo in tutti gli ospedali
Da sinistra Davide Arduini, Ilenia Malavasi, Edoardo Caprino, Gian Antonio Girelli, Damiano Rizzi

Da sinistra Davide Arduini, Ilenia Malavasi, Edoardo Caprino, Gian Antonio Girelli, Damiano Rizzi - Antonino Casadonte

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Quante volte abbiamo sentito dire la frase: “Che ci vado a fare dallo psicologo, mica sono pazzo”. Tante, troppe. In Italia il tabù del supporto psicologico esiste e i pregiudizi sulla figura del terapeuta non sono stati ancora scardinati. Basti pensare che il nostro Paese è tra quelli che in Europa investono meno nella salute mentale per i cittadini. Il numero di psicologi attivi nel sistema sanitario nazionale, inoltre, è di molto inferiore rispetto alle necessità e, a livello sociale, molte persone che avrebbero bisogno di sostengo considerano una seduta come un qualcosa di cui vergognarsi.

Per tutti questi motivi, la fondazione Soleterre, che da decenni si impegna per i diritti delle persone, martedì 16 aprile ha lanciato una campagna per sensibilizzare le istituzioni e i cittadini sul tema e affinché possa essere garantita la presenza di uno psicologo in ogni distretto ospedaliero italiano, soprattutto nei luoghi di maggiore sofferenza, come i reparti pediatrici in cui sono ricoverati i bambini malati oncologici. L’evento di presentazione si è tenuto presso la sala stampa della Camera, a Roma, alla presenza di Gian Antonio Girelli e Ilenia Malavasi, entrambi deputati Pd e membri della commissione Affari Sociali, della deputata di Forza Italia Annarita Patriarca, e del presidente e fondatore di Soleterre Damiano Rizzi.

La conferenza è stata un’occasione per lanciare un grido d’allarme e invitare le istituzioni e la politica a intervenire, considerando soprattutto la mancanza di risorse adeguate nel settore della sanità. I numeri da questo punto di vista sono impietosi e parlano di una vera e propria emergenza psicologica. Lo psicologo è diventato ormai una figura chiave, in particolare dopo la pandemia di Covid-19, che ha portato con sé una serie di fragilità interiori, soprattutto tra i giovani e i bambini. Ancora di più per i piccoli malati oncologici, ai quali serve necessariamente una guida che li sostenga durante le loro sofferenze fisiche, ma anche psicologiche.

Girelli ha sottolineato che la campagna promossa da Soleterre «è importante e rappresenta un altro intervento finanziato da una realtà privata». «Tuttavia – ha aggiunto- questo evidenza che c’è un deficit del ruolo pubblico e deve spingere la politica a investire di più, soprattutto nella salute delle persone». Sull’importanza delle figure al potere si è soffermato anche Rizzi. Dopo aver illustrato il primato negativo italiano, ha ribadito che la «politica ha il dovere di occuparsi della salute dei cittadini». «Dopo la pandemia – ha fatto notare - molte promesse di aiuto sono state smarrite, è necessario intervenire subito col supporto psicologico, già da quando si è bambini, per garantire a tutti quello che l’Oms definisce “stato di benessere fisico e mentale"». Questo anche attraverso campagne di sensibilizzazione e raccolta fondi, ad esempio quella con cui scrivendo al 45520 si possono donare 2 euro per garantire agli ospedali la figura dello psicologo.

Malavasi ha assicurato che attualmente sono in esame due proposte di legge che possono rispondere all’emergenza, «entrambe condivise da tutti i gruppi politici». Una permette di inserire la figura dello psicologo in ogni struttura sanitaria, creando uno spazio al quale si può accedere non solo con la prescrizione del medico di base, ma anche tramite accesso diretto. L’altra, invece, riguarda la presenza di uno psicologo in ogni scuola. Il testo non è stato ancora presentato in Aula, dato che si sta cercando di capire insieme al ministero dell’Economia se c’è la necessaria copertura che possa finanziare le proposte, ma la volontà da parte di tutti i partiti non manca. Infine, Patriarca ha voluto porre l’accento proprio sull’unità del Parlamento su questo tema: «Sulla sanità devo dire che ci troviamo spesso d’accordo – ha detto – c’è convergenza di idee sulla necessità di garantire la figura dello psicologo di base a tutti». «Il fatto che il Parlamento si sia mosso in maniera bipartisan - ha concluso - ha valore, la proposta di Soleterre è da cogliere e portare avanti insieme e questo in Aula, almeno in materia sanitaria, abbiamo dimostrato di saperlo fare».

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