martedì 19 marzo 2024
La band piemontese pubblica la sua reinterpretazione del capolavoro di De André a 25 anni dalla sua scomparsa con la voce di Nada. Live il 24 maggio al Festival Biblico di Vicenza
La band piemontese dei Perturbazione

La band piemontese dei Perturbazione - Foto di Luigi De Palma

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A quattro anni dall'ultimo disco di inediti (Dis)amore uscito in piena pandemia, i Perturbazione, la band piemontese pop-rock capitanata da Tommaso Cerasuolo, tornano il 22 marzo con la pubblicazione La Buona Novella (dal vivo con Nada e Alessandro Raina) per Iceberg/Warner Music Italia, una rilettura integrale live, originale e inedita dell'omonimo album di Faber uscito nel 1970 e in occasione dei 25 anni dalla scomparsa del cantautore. La registrazione è del 2010, al Teatro Civico di Varallo Sesia (VC). L’album nasce da un evento live unico commissionato alla band per il restauro del Sacro Monte di Varallo e in occasione dei 40 anni dall’uscita de La Buona Novella di Fabrizio De André, per cui i Perturbazione insieme a Nada, Alessandro Raina del gruppo Amor Fou, il fisarmonicista Dario Mimmo, l'attrice Paola Roman e Don Carlo Maria Scaciga si sono esibiti dal vivo.

Una versione a più voci, con una prima parte più sinfonica ed una più legata al rock inconfondibile dei Perturbazione, dando un tappeto musicale originale al messaggio e alla profondità di De André. «Fu il musicologo e cantante Alberto Jona a suggerirci di interpretare La Buona Novella a più voci perché i personaggi sono tanti – spiega il cantante della band -. Dando voce anche alle donne dei Vangeli apocrifi. Ci venne in mente Nada, una cantante molto libera». Nel disco ascoltiamo quindi la voce intensa di Nada in Ave Maria, Maria nella bottega di un falegname e Il testamento di Tito e Alessandro Raina in Il ritorno di Giuseppe, Via della Croce e Il testamento di Tito. I Perturbazione presenteranno il disco al pubblico il 22 marzo a Torino presso Edit Torino e il 26 marzo a Milano presso la Feltrinelli di Piazza Piemonte. Nell’attesa di un tour estivo, primo appuntamento per La Buona Novella in concerto live il 24 maggio al Festival Biblico di Vicenza.

«Stare fermi, che è un privilegio in questi tempi vissuti di corsa, la pandemia ci ha dato modo di guardarci un po' alle spalle e così è spuntata dal passato questa registrazione». Il disco è una pietra miliare della storia della musica e della discografia di De André. «E rimane attualissimo anche a 54 anni di distanza». Come attuale è la figura del Cristo oggi. La Buona Novella, quarto album di De André ispirato ai Vangeli apocrifi, è considerato il suo concept album più riuscito. Dove De André paragona Gesù al più grande rivoluzionario della storia. «Se pensiamo a come gira il mondo, ai conflitti che lo insanguinano e al peso che hanno la propaganda e la mistificazione ancora oggi – aggiunge Cerasuolo -. A De André interessava l'uomo nella sua essenza. Non penso che volesse dare risposte, ma fare le domande: De André ha capito che il mistero della fede era legato al mistero della narrazione. I Perturbazione sono una virgola in tutto questo discorso, ma reinterpretare senza timore reverenziale un classico gli permette di continuare a vivere».

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