mercoledì 24 aprile 2024
Il cantautore ha presentato all’Onu la versione internazionale del “Manifesto per il cambiamento” che raccoglie le idee dei ragazzi dalle università di Usa, Giappone, Brasile, Messico ed Europa"
Caccamo: "Diamo la parola ai giovani del mondo sul futuro"

Marco Anelli © 2022 IG: @marco_anelli_studio WEB: www.marcoanelli.com

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Le parole dei giovani possono cambiare il mondo. Ne è convinto Giovanni Caccamo, cantautore raffinato con la vocazione dell’operatore culturale, che ha visto crescere il suo progetto Parola ai giovani tanto da esportarlo oggi in tutto il mondo. L’artista ha stato presentato il 5 aprile al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite, presso l’Economic and Social Council, il Manifesto for change – Youth and future, la declinazione internazionale del progetto Parola ai giovani, insieme a padre Antonio Spadaro, Jesse Paris Smith, Rebecca Foon, Alessia Zanelli e con una speciale video performance di Patti Smith. Si tratta di un concorso di idee, rivolto ai giovani di tutto il mondo, di ogni religione, identità di genere ed estrazione sociale, per creare insieme un manifesto culturale di cambiamento in occasione del forum internazionale dei giovani “Change the World Model Un” in collaborazione con Diplomatic Ong.

«Presentare questo progetto nato in Italia all’Onu di fronte a 5000 giovani provenienti da 142 paesi è stato incredibile» racconta ad Avvenire Giovanni Caccamo. «Sono appena rientrato da un giro di tavole rotonde con gli studenti delle più prestigiose università americane, Yale University, Harvard University, Berklee College of Music, Wellesley College negli Stati Uniti; poi a settembre sarò presso UNAM in Messico, UANIL in Brasile, Università di Tokyo in Giappone e la Sorbonne Université a Parigi».

“Cosa cambieresti della società in cui vivi e in che modo? Qual è la tua parola di cambiamento?”. Queste le due domande poste da Caccamo a cui i ragazzi sono chiamati a rispondere per iscritto. «I migliori testi selezionati tra quelli ricevuti, saranno raccolti, come accaduto in Italia, in un libro intitolato Manifesto for change. Il volume sarà impreziosito da un dialogo intergenerazionale con alcune delle figure culturali di riferimento più ispirate al mondo» aggiunge il cantautore. Una piccola selezione di testi sarà stampata su fogli di carta cotone con caratteri tipografici in piombo e consegnata ad alcuni dei più importanti artisti internazionali contemporanei che ne trarranno ispirazione per un’inedita opera d’arte, come già successo in l’Italia con artisti come Maurizio Cattelan, Michelangelo Pistoletto, Arnaldo Pomodoro, Mimmo Paladino. Il ricavato della vendita del libro e delle opere sarà devoluto alla Andrea Bocelli Foundation a sostegno di progetti rivolti alla formazione e alla valorizzazione delle nuove generazioni e a Pathway to Paris, a supporto di soluzioni innovative per combattere il cambiamento climatico globale.

Anche di questo parlerà oggi Caccamo in piazza San Pietro di fronte ai 70mila giovani attesi per “A braccia aperte”, l’Incontro nazionale dell’Azione Cattolica con Papa Francesco (diretta su Rai1 a partire dalle 9.30 circa). «Verso mezzogiorno per una mezz’ora canterò alcuni brani e parlerò dell'impegno dei giovani per il futuro» aggiunge. Un’ulteriore occasione di confronto con il cantautore su questi temi sarà il 2 luglio a Grado (Gorizia) dove Caccamo sarà protagonista dell’incontro pubblico “Le parole che ci cambiano” nell’ambito della Festa di Avvenire (ore 21.00 in Campo Patriarca Elia, la piazza antistante la Basilica di Sant’Eufemia). Inoltre il 16 maggio Giovanni Caccamo al Duomo di Milano presterà la voce alla Messa Arcaica per soli, coro e orchestra di Franco Battiato (suo mentore) a trent’anni dalla sua prima pubblicazione discografica. Ad eseguirla il Coro da Camera di Torino diretto dal maestro Dario Tabbia e l’Orchestra da Camera Canova sotto la guida del maestro Antonio Ballista, con Lorna Windsor, mezzosoprano, e Giovanni Caccamo nel ruolo che fu dello stesso Battiato. «Sarà un grande momento di preghiera e meditazione collettiva».

«Con Youth and future vorrei farmi portavoce della mia generazione – aggiunge l’artista 34enne -, consapevole del dovere dei giovani di creare un nuovo orizzonte in questo momento storico di grave crisi, conflitti e disgregazione». Il progetto è realizzato con il supporto di Banca Ifis, Pulsee Luce e Gas e la filantropa Alessia Zanelli. Lanciato originariamente in Italia nel 2022 con grande successo e pubblicato lo scorso 13 maggio da Treccani, con una straordinaria prefazione di Papa Francesco, il Manifesto per il cambiamento, nasce dal desiderio di Caccamo di contrastare il nichilismoche minaccia la società odierna. «Tutto nasce dal mio ultimo disco Parola che rilancia l’appello di Andrea Camilleri ai giovani di rimettere al centro delle nostre vite l’importanza della “Parola” e provare a far sorgere una piccola luce di un nuovo umanesimo – aggiunge Caccamo -. Per il disco ispirato ad alcune pagine della letteratura italiana, ho avuto la fortuna di avere compagni di viaggio come Patty Smith, Liliana Segre, Willem Dafoe. Ho pensato poi che servisse la risposta di migliaia di giovani, così ho lanciato un concorso di idee rivolto a tutti ragazzi italiani under 35, raccogliendo attraverso tavole rotonde nelle università, nelle carceri e nei centri di accoglienza italiani i testi che hanno dato vita al primo libro. Il Papa è stato straordinario nello scrivere una lettera indirizzata a tutti dove ha detto “Siate giovani in grado di cambiare il modo di cambiare”».

Cosa ha detto Caccamo all’Onu per convincere i ragazzi? «Troppo spesso ci arrendiamo di fronte alle nostre fragilità, sopraffatti da un mondo virtuale che mette in onda vite perfette facendoci sentire inadeguati e mai all’altezza, ho detto nel mio discorso - spiega -. Bach scrisse la sua “Toccata e Fuga in Re Minore” a 20 anni. Michelangelo scolpì la Pietà a 23 anni e iniziò a dipingere la volta della Cappella Sistina a 33. È nostro dovere rimboccarci le maniche e chiederci quali possano essere i cambiamenti più urgenti e necessari nel nostro presente”. Come agire? “Ogni sera, prima di addormentarci, sforziamoci di trovare almeno una decina di piccole, grandi cose che hanno reso la nostra giornata speciale e per cui imparare a dire “grazie”. Credere nella pace, ad esempio, significa imparare a sciogliere i conflitti della nostra vita; sforzarci di perdonare e chiedere scusa mettendo in circolo nuove dosi d’amore e gentilezza».

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