mercoledì 19 novembre 2014
​Il cda della Rai ha dato il via libera al ricorso contro la decisione del governo di ridurre di 150 milioni di euro il finanziamento dell'azienda in un voto adottato a maggioranza, al termine del quale la consigliera Luisa Todini si è dimessa.
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Il cda della Rai ha dato il via libera al ricorso contro la decisione del governo di ridurre di 150 milioni di euro il finanziamento dell'azienda in un voto adottato a maggioranza, al termine del quale la consigliera Luisa Todini, presidente di Poste Italiane, si è dimessa. Alla decisione del Cda ha reagito duramente il sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, secondo cui "il sì al ricorso appare chiaramente un voto determinato solo da logiche politiche e personali e ostile a ogni spinta riformatrice e di cambiamento", come si legge in una nota.Contro l'odg hanno votato la Todini (già parlamentare di Fi) e il consigliere Antonio Pilati, anch'egli vicino a Fi, mentre la presidente Anna Maria Tarantola si sarebbe astenuta.Il decreto Irpef del governo di Matteo Renzi - quello che è servito a finanziare l'aumento in busta paga mensile di 80 euro per i reddito medio-bassi - ha tagliato i fondi della Rai per 150 milioni di euro, costringendo così l'azienda pubblica ad attuare una serie di economie e a vendere una quota di Rai Way, la controllata che detiene gli impianti di trasmissione e che proprio oggi ha esordito in borsa.Nel primo giorno di contrattazioni il titolo ha preso il 4,68%, spingendo Giacomelli a dire che Piazza Affari "ha smentito tutti i presagi di sventura" e che "la Rai finalmente valorizza un asset strategico dopo anni di immobilismo".
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