lunedì 21 luglio 2014
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​Se è vero che la Rete offre un’immensa opportunità di conoscenza, in campo medico essa può trasformarsi in un minestrone di false speranze, di indebite promesse, di consigli fasulli. Per evitare tutto questo ed evidenziare esperienze e suggerimenti accreditati su una malattia largamente diffusa come il diabete, è nato il portale www.diabetiamoci.it, promosso da Harmonium Pharma. Non un decalogo di adempimenti ma soprattutto uno scambio, un confronto, tra chi vive quotidianamente con la malattia e chi ha il compito di curarla e ricercare. Insomma, una vera e propria community che ha per filosofia, come recita il “claim” del portale, “persone ed esperti insieme”, e che dispone di un’area sondaggi, di spazi video (che comprendono video-ricette a basso contenuto glicemico), di una sezione eventi, di un calendario interattivo. La parola d’ordine: partecipare. «Attraverso la loro partecipazione attiva alla community – spiega una nota dei promotori -, gli iscritti a www.diabetiamoci.it acquisiscono automaticamente dei punti che permettono loro di accedere gratuitamente a una serie di servizi educativi e assistenziali».«Diabetiamoci.it – spiega Ugo Cosentino, Presidente di Harmonium Pharma – è un portale che sostiene il “diabetare tra diabetici”, e quindi la creazione spontanea e continua di conversazioni per raccogliere commenti utili a migliorare prodotti e servizi per la gestione quotidiana della malattia. E’ un luogo di aggregazione di idee».Secondo Paola Pisanti, presidente della Commissione nazionale sul Diabete, «negli ultimi vent’anni, rispetto alla patologia c’è stato un problema di comunicazione che è stato in qualche modo travisato. Senza creare terrorismo, va sottolineato come sia opportuno dare il giusto valore alla malattia, alla sua complessità e al peso delle complicanze e questo va fatto attraverso una comunicazione equilibrata, tesa ad evidenziare la complessità della patologia, l’importanza delle cure, la centralità della prevenzione nel tipo 2, la necessità di evitare le complicanze».
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