mercoledì 7 maggio 2014
​Dopo due anni di occupazione in 2mila scortati fuori dalla città-martire.
Milano accoglie i profughi di passaggio
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È iniziato questa mattina il ritiro dei combattenti ribelli dalla città di Homs, in Siria, dopo due anni di occupazione. Lo ha confermato il loro portavoce Abul Hareth al-Khalidi.

"Tre autobus sono partiti stamane dalla città, con a bordo 120 persone fra civili, feriti e non, e ribelli", ha dichiarato al-Khalidi.

Il governatore di Homs Talal al-Barazi, citato dalla agenzia di stampa Sana, ha aggiunto che l'operazione prevede il ritiro di oltre 2mila persone. Ha poi sottolineato che, al termine dell'operazione, le forze governative effettueranno un controllo della città per indiviudareeventuali mine e ordigni esplosivi.Agli sfollati è stato concesso un passaggio nel nord del Paese e ai combattenti sarà permesso di trasportare armi leggere. Una volta completato lo sgombero, cesserebbe del tutto la presenza di insorti in quella che è stata soprannominata la 'capitale dellaRivoluzione': una vittoria di elevato valore simbolico per il presidente Bashar al-Assad, tanto più a meno di un mese dalle presidenziali del 3 giugno prossimo.

All'inizio di aprile proprio ad Homs era stato ucciso l'anziano padre gesuita Frans van der Lugt, 78 anni, l'ultimo religioso rimasto in città.
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