martedì 3 febbraio 2015
​Nelle ultime tre settimane almeno 224 vittime civili negli scontri tra Kiev e filorussi. In 10 mesi i morti sono stati 5.358.
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Una nuova escalation del conflitto nelle regioni orientali ucraine sarà catastrofica per 5,2 milioni di persone. Non usa mezzi termini l'Alto commissario dell'Onu per i diritti umani, Zeid Raad Al Hussein, nel denunciare che almeno 224 civili sono morti e 545 sono rimasti feriti nelle ultime 3 settimane a causa dei combattimenti tra esercito di Kiev e separatisti filo-russi."Fermate di trasporti pubblici, mercati, scuole e asili, ospedali e aree residenziali si sono trasformati in campi di battaglia nelle regioni di Donetsk e Lugansk, il che viola il diritto umanitario internazionale", avverte il principe giordano aggiornando il pesantissimo bilancio di quasi 10 mesi di conflitto: 5.358 morti e 12.235 feriti accertati.Intanto nel pieno dell'escalation del conflitto nell'est filorusso del Paese, le autorità di Kiev hanno annunciato misure per limitare l'accesso in Ucraina ai russi a partire da marzo: i russi che vorranno entrare, uscire, transitare o viaggiare attraverso l'Ucraina non potranno più utilizzare l'equivalente russo della carta d'identità, ma dovranno presentare il passaporto.E mentre si continua a morire (nelle ultime 24 ore le unità regolari ucraine hanno perso altri cinque uomini e sono morti almeno 16 civili), gli scontri armati continuano a concentrarsi soprattutto intorno a Debaltsevo, uno strategico nodo ferroviario situato nella regione di Donetsk, sul confine amministrativo con quella di Lugansk: la presa di Debaltsevo avrebbe un'importanza fondamentale per i ribelli, perché consentirebbe loro di unificare la linea del fronte e di saldare le forze delle due principali roccheforti insurrezionali.Intanto i separatisti di Donetsk hanno fatto sapere che la mobilitazione comincerà lunedì prossimo, il 9 febbraio: l'obiettivo, ha spiegato il leader dell'autopraclamata repubblica popolare di Donetsk, è formare una forza con fino a 100mila uomini per fermare l'offensiva dell'esercito ucraino.E in attesa che giovedì a Kiev arrivi il segretario di Stato John Kerry per incontrare il presidente Pedro Poroshenko, gli Usa hanno fatto sapere che le sanzioni economiche rimangono "il modo migliore" per fare pressione su Mosca e che invece inviare altre armi all'Ucraina non è la risposta alla crisi.Il Cremlino ha deciso infine di valutare la petizione con cui si chiede la liberazione di Svetlana Davydova, la mamma di 36 anni arrestata con l'accusa di tradimento per aver chiamato l'ambasciata di Kiev, avvertendo di movimenti di truppe russe verso l'Ucraina.
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