giovedì 27 agosto 2015
​La costruzione taglierà in due la valle vicino a Betlemme, con gravi ripercussioni per tante famiglie palestinesi e per la comunità cristiana.
«Nuova barriera, insulto alla pace»  
COMMENTA E CONDIVIDI
Non si ferma la protesta contro la costruzione, da parte dello stato di Israele, di un muro che dividerà in due la fertile valle di Cremisan (Betlemme), con gravi ripercussioni per tante famiglie palestinesi e per la comunità cristiana. Una manifestazione contro la realizzazione di questa barriera di separazione è in programma questa domenica. Lo ha detto all'Ansa il parroco di Bet Jala Aktham Hijazim, secondo cui alla manifestazione parteciperanno, oltre a gruppi di attivisti delle comunità cristiane palestinesi, anche il patriarca latino di Gerusalemme Fouad Twal, il gran Muftì Muhammad Hussein e il governatore di Betlemme. Quella di domenica è la seconda manifestazione contro la costruzione del muro che rischia, secondo i proprietari delle terre (58 famiglie) e le comunità religiose che vi risiedono (2 conventi e una scuola religiosa), di impedire agli agricoltori di accedere ai terreni, annettendoli di fatto ad Israele. Il ministero della Difesa israeliano ha avviato, come denunciato dal legale delle comunità interessate Giat Nasser, la ripresa dei lavori nonostante la Corte Suprema israeliana avesse invitato l'esercito a "trovare un percorso alternativo per il muro". Nasser ha inviato una nuova richiesta alla Corte per ottenere una sospensione ad interim che possa far cessare i lavori.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: