lunedì 24 novembre 2014
Previsti 5 milioni di pellegrini a Goa. L'esposizione del corpo di uno dei primi seguaci di sant'Ignazio avviene ogni dieci anni.
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Migliaia di cristiani sono giunti a Goa, nel sud dell'India, per il primo giorno dell'esposizione delle spoglie di san Francesco Saverio, missionario spagnolo gesuita giunto nel XVI secolo sulla costa occidentale indiana. L'esposizione del corpo, conservato in una teca di vetro, avviene ogni dieci anni. Si prevede che circa 5 milioni di pellegrini confluiranno nell'ex colonia portoghese nelle prossime cinque settimane, tanto durerà l'esposizione. Le reliquie sono state portate in processione ieri, domenica, nella 'vecchia Goa' dalla chiesa del Bom Jesus alla vicina cattedrale di Se dove saranno esposte fino al 4 gennaio. Le autorità hanno predisposto un sistema di sicurezza per la folla e piazzato oltre cento telecamere a circuito chiuso.   Secondo la credenza religiosa, il corpo del santo, morto in Cina nel 1552, è 'incorruttibile'. Una reliquia (il braccio destro) è conservata nella chiesa del Gesù di Roma. All'epoca del dominio portoghese in Asia, Goa era considerata la "Roma dei Tropici" e Francesco Saverio, uno dei primi seguaci di sant'Ignazio, fondatore dell'Ordine dei Gesuiti, e ispiratore della congregazione saveriana, era stato inviato dal Papa come nunzio apostolico.  
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