sabato 30 aprile 2016
​Un milione di euro verrà distribuito dalla Caritas ai nuclei familiari in difficoltà. Lo ha deciso l’arcivescovo Matteo Maria Zuppi, riguardo all’utilizzo sociale dei proventi dall'azienda ereditata dall'arcidiocesi.
Gli utili della Faac alle famiglie
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Un milione di euro verrà distribuito nelle prossime settimane dalla Caritas diocesana di Bologna alle famiglie in difficoltà. Lo ha deciso l’arcivescovo Matteo Maria Zuppi seguendo la linea del predecessore, Carlo Caffarra, riguardo all’utilizzo sociale degli utili della Faac, l’azienda leader mondiale nel campo dei cancelli automatici che è stata ereditata dall’Arcidiocesi. L’intento è quello di rispondere con un intervento straordinario soprattutto all’emergenza sfratti che affligge molte famiglie che in città sono finite in arretrato di diverse mensilità di affitto. L’assemblea dei soci della Faac ha deliberato la distribuzione di un dividendo di 5,5 milioni, in crescita del 10% rispetto all’esercizio precedente. Il dividendo andrà all’usufruttua- rio, cioè l’Arcidiocesi di Bologna, che ha comunicato al Trust che gestisce la multinazionale dei cancelli di volerlo anche quest’anno destinare a iniziative caritatevoli, alcune già annunciate e altre da comunicare in futuro. Ma Zuppi vuole utilizzare i proventi della Faac anche per interventi strutturali, cioè per creare occupazione, e quindi redditi, per le famiglie in difficoltà. «La Chiesa farà tutto quello che può. Come decise il cardinale Caffarra dopo essersi confrontato con me, i profitti della Faac sono stati versati alle Caritas e una parte di quei fondi sarà destinato a chi non trova una occupazione», ha promesso l’arcivescovo che ha deciso di lanciare un piano straordinario per il lavoro. Un vero e proprio fondo ad hoc per i disoccupati, gli esclusi dal mercato del lavoro ed «esuberi» in cerca di una ricollocazione. Incentivi mirati alle aziende per un anno per assumere lavoratori «fragili», per ridare loro un progetto di futuro. Dall’approvazione del bilancio 2015 del gruppo di Zola Predosa emerge che i ricavi ammontano a 357,3 milioni di euro e l’utile netto a 106,3 milioni. L’Arcidiocesi ha acquisito la proprietà del 100% del capitale e successivamente ha conferito nel Trust Faac la nuda proprietà della totalità delle azioni, con tutti i diritti di voto, mentre ha mantenuto l’usufrutto. Il Trust Faac ricorda «che l’Arcidiocesi di Bologna ha dato chiare indicazioni nella fondazione del Trust circa il suo desiderio di veder coniugato nella Faac lo spirito imprenditoriale che ha portato al successo economico del gruppo con lo spirito di una azienda etica, all’avanguardia nel welfare aziendale e i cui profitti vengono destinati a scopi sociali, oltre che a finanziare lo sviluppo e la crescita del Gruppo».
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