sabato 22 novembre 2014
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​L'Italia, diventata tristemente prima potenza europea dell’azzardo, rischia un ennesimo tragico errore. Spunta una sanatoria delle sale scommesse illegali. Ma queste vanno chiuse, non definitivamente (checché si evochi di diverso) installate nelle nostre città, moltiplicando i luoghi dell’azzardo. Quale che sia l’incasso calcolato dai tecnici del Ministero il conto del regalo all’azzardo (sanatoria per l’«illegale» e contemporaneo non aggravio fiscale per il «legale») lo pagherebbero gli italiani.
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