lunedì 14 dicembre 2015
​Il plauso di Francesco all'accordo di Parigi: ora proseguire il cammino intrapreso. Le reazioni, da Obama a Merkel.
LA SCHEDA I punti dell'intesa Dignità umana e clima, l'appello dei religiosi
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​"Proseguire con sollecitudine il cammino intrapreso". Con queste parole Papa Francesco ha commentato ieri all'Angelus l'accordo approvato sabato a Parigi dalla Conferenza Onu sul clima per contrastare il surriscaldamento del pianeta, dopo anni di negoziati. Un accordo da molti definito "storico" e cha ha riscosso l'unanime plauso dei capi di Stato e di governo a livello mondiale, dal presidente Usa Barack Obama alla cancelliera tedesca Angela Merkel.  "La Conferenza sul clima si è conclusa a Parigi con l'adozione di un accordo - ha detto il Pontefice in piazza San Pietro -. La sua attuazione richiederà un corale impegno e una generosa dedizione da parte di ciascuno". Francesco ha auspicato che venga garantita "una particolare attenzione alle popolazioni più vulnerabili" ed ha esortato "l'intera comunità internazionale a proseguire con sollecitudine il cammino intrapreso, nel segno di una solidarietà che diventi sempre più fattiva".  E se Barack Obama ha definito l'intesa raggiunta come "la migliore chance che abbiamo" di salvare il Pianeta - sottolineando come, pur non trattandosi di un accordo "perfetto", esso fornisca tuttavia un "quadro durevole" - Angela Merkel ha evidenziato come le decisioni prese mettano "al sicuro le condizioni di vita di miliardi di persone per il futuro". Per la prima volta, ha commentato la cancelliera, "l'intera comunità mondiale ha obbligato se stessa ad agire nella battaglia contro il cambiamento climatico mondiale".Un giudizio positivo è arrivato anche dal premier israeliano Benyamin Netanyahu: "L'accordo sul clima è importante e Israele, come tutti i paesi, ha interesse che si riduca il riscaldamento globale. Per questo farà la sua parte", ha assicurato.L'intesa ha ottenuto alla fine il beneplacito pure dei paesi più intransigenti come l'India, sostenitori del principio delle "responsabilità comuni ma differenziate". Questo perché, come ha affermato ieri il premier indiano, Narendra Modi, l'accordo raggiunto alla COP21 "non ha avuto né vincitori né vinti" e i Paesi partecipanti "si sono impegnati per lavorare insieme verso un futuro più verde". Tuttavia, ha avvertito, "i cambiamenti climatici rimangono una sfida", anche se l'intesa "dimostra che esiste una volontà dei leader di ogni singola nazione diaccettarla e di lavorare per una soluzione".
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