venerdì 3 ottobre 2014
Francesco ai vescovi europei : «I genitori rimangono i primi e principali educatori dei loro figli».
Il Papa: i vescovi vigilino su vocazioni
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​Occorre tutelare l’imprescindibile diritto dei genitori a dare ai figli l’educazione secondo le proprie convinzioni morali e religiose: lo ha affermato Papa Francesco ricevendo i partecipanti alla plenaria del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee, in corso a Roma sul tema «Famiglia e futuro dell’Europa». Pastori vicini al popolo e attenti alle esigenze della gente: Papa Francesco chiede questo ai vescovi europei di fronte alla complessità degli scenari e alle sfide della Chiesa in Europa: “Siamo chiamati ad essere una Chiesa ‘in uscita’, in movimento dal centro verso la periferia per andare verso tutti, senza paure, senza diffidenze e con coraggio apostolico. Quanti fratelli e sorelle, quante situazioni, quanti contesti, anche i più difficili, hanno bisogno della luce del Vangelo!”.E’ “importante – afferma il Papa - che Pastori e famiglie lavorino insieme, con spirito di umiltà e dialogo sincero, affinché le comunità parrocchiali diventino ‘famiglia di famiglie’”. Ed è in questo ambito, che sono fiorite interessanti esperienze all’interno delle Chiese locali:“Fidanzati che vivono seriamente la preparazione al matrimonio; coppie di sposi che accolgono figli di altri in affido temporaneo o in adozione; gruppi di famiglie che in parrocchie o nei movimenti si aiutano nel cammino della vita e della fede. Non mancano diverse esperienze di pastorale della famiglia e di impegno politico e sociale in sostegno delle famiglie, sia quelle che vivono una vita matrimoniale ordinaria, sia quelle segnate da problemi o rotture”.“La collaborazione tra Pastori e famiglie – ha proseguito Papa Francesco - si estende anche al campo dell’educazione”. Qui – ha rilevato – ci vuole “coraggio nelle proprie convinzioni”:“Si tratta di sostenere i genitori nella responsabilità di educare i figli, tutelando il loro imprescindibile diritto a dare ai figli l’educazione che ritengono più idonea. I genitori, infatti, rimangono i primi e principali educatori dei loro figli, pertanto hanno il diritto di educarli in conformità alle loro convinzioni morali e religiose”.A questo proposito – ha osservato – “si potranno delineare comuni e coordinate direttive pastorali da assumere, al fine di promuovere e sostenere validamente le scuole cattoliche”. Infine, ha rivolto ai vescovi europei questa esortazione: “Vi invito anche ad essere una ‘voce profetica’ all’interno della società, soprattutto là dove il processo di secolarizzazione in atto nel Continente europeo tende a rendere sempre più marginale il parlare di Dio”.
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