martedì 9 agosto 2016
Gmg, la sfida continua. Anche a casa
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L'associazione Gic, Giovani in Cammino, di Rovigo (una grande famiglia che comprende anche ragazzi disabili e adolescenti) ha partecipato alla Giornata mondiale della gioventù. Al ritorno riassume i suoi primi pensieri, frutto di 9 giorni indimenticabili trascorsi a Cracovia insieme a giovani da tutto il mondo. Siamo davvero stupiti per l'accoglienza ricevuta dal popolo polacco nel quale è chiaramente inciso il messaggio lasciato loro da Giovanni Paolo II, un messaggio di amore e speranza. Le difficili esperienze di quella nazione, vissute negli ultimi decenni, non hanno cancellato nelle persone il flusso di misericordia ereditato dal grande Karol Wojtyla. Siamo altresì infinitamente riconoscenti alla diocesi di Verona con la quale abbiamo viaggiato e in particolar modo il nostro ringraziamento va ai sacerdoti della pastorale giovanile che ci hanno accolto come figli, aiutati nella nostra battaglia per dare una vita normale e far vivere esperienze nuove ai ragazzi disabili. I giovani veronesi del nostro bus 36 sono stati fratelli e ci hanno travolti con la loro bontà d'animo mai incontrata prima.

Vivere in mezzo a due milioni di giovani è un'esperienza unica difficile da interpretare con le parole. Ciò che subito commuove è l'unione di razze e culture diverse. Alla Gmg sventolano bandiere da ogni parte del mondo, persino bandiere di nazioni in conflitto tra loro sventolano vicine e i giovani pur parlando lingue diverse, riescono a comunicare tra loro, a ridere insieme, a condividere la strada. A Cracovia abbiamo potuto comprendere che la via della fratellanza, del rispetto, dell'amicizia, è possibile ed è l'unica risposta che dobbiamo dare a questo tempo malato di crudeltà, dolore, guerra, odio, tristezza.

Papa Francesco ci invita a non scambiare la felicità con il divano. Per essere felici non abbiamo bisogno di comodità, di sicurezza e tranquillità. La felicità-divano ci imbambola e ci intontisce mentre altre persone (forse i più vivi, ma non i più buoni) decidono il futuro per noi privandoci della libertà. Dobbiamo riprenderci quella libertà cambiando il divano con un paio di scarpe che ci facciano camminare su nuove strade fatte di sogni, di gioia e di misericordia. “Andare per le strade del nostro Dio che ci invita ad essere attori politici, persone che pensano, animatori sociali...l'amore di Dio ci invita a portare la Buona Notizia, facendo della propria vita un dono a Lui e agli altri. E questo significa essere coraggiosi, questo significa essere liberi!” L'invito che ci fa Francesco è di metterci in gioco per costruire il mondo di oggi e lasciare la nostra impronta.

Con gli amici di Verona 36 Parole forti che vanno sicuramente rilette e lasciate sedimentare nel cuore. Parole che sono una esortazione ad uscire dagli schemi sociali che ci stanno imponendo. Parole che sono un grido per iniziare la battaglia della misericordia e dell'amore. Noi del Gic, con il nostro assistente spirituale, siamo già pronti per elaborare e far nostre quelle parole perchè ora più che mai siamo consapevoli che la Gmg inizia oggi, qui, nella nostra casa, nella nostra terra, tra la nostra gente. Ma soprattutto siamo pronti per indossare quelle scarpe e le metteremo anche alle ruote delle nostre carrozzine perché la disabilità non è un limite ma uno slancio verso nuove sfide!
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