mercoledì 22 febbraio 2012
​Diecimila persone in Duomo per la Messa celebrata dall'arcivescovo Scola per il VII anniversario della morte di don Giussani, al termine della quale sarà resa nota la domanda formale di inizio della causa di  beatificazione, ad opera di Comunione e Liberazione. Il comunicato della Curia e quello di CL.
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È una folla delle grandi occasioni quella arrivata questa sera al Duomo di Milano, dove l'arcivescovo Angelo Scola celebra la messa per il settimo anniversario della morte di don Luigi Giussani, di cui oggi è stato dato l'annuncio dell'avvio della causa di beatificazione.Sono almeno diecimila, secondo la diocesi, i fedeli che hanno riempito completamente le tre navate e che già mezz'ora prima della celebrazione erano in coda sul sagrato.  Nei primi banchi è seduto, tra gli altri, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e numerosi esponenti di spicco del movimento Comunione e Liberazione, fondato da don Giussani, tra cui, ad esempio, il fondatore della Compagnia delle Opere, Giorgio Vittadini.Ma la maggior parte sono persone comuni venute a celebrare il fondatore del movimento ecclesiale. "Noi siamo venuti in gruppo da Busto Arsizio - spiega ad esempio Federico, 55 anni - la notizia dell'avvio della beatificazione ci riempie di gioia, ci dà una grande soddisfazione". E sono numerosissimi anche i giovani, aderenti a Cl: "Siamo qui per questo", dice ad esempio Enrica, 20 anni, a chi le chiede un commento sulla notizia dell'apertura della causa di beatificazione: "Per noi - dice - è una figura di riferimento e una fonte quotidiana di ispirazione". IL COMUNICATO DELLA CURIA DI MILANOIn un comunicato della Curia di Milano, si legge che con la presentazione del "supplice libello", cioè la domanda formale di inizio della causa di beatificazione, «ha avuto inizio l'iter canonico per introdurre la Causa di Beatificazione e Canonizzazione di questo benemerito figlio della Chiesa ambrosiana». Il comunicato poi spiega che «le procedure canoniche, nella fase diocesana, prevedono, tra l’altro, la richiesta di parere alla Conferenza episcopale regionale sulla importanza e l’opportunità della Causa, la richiesta del consenso della Santa Sede, la nomina della commissione storica e di quella teologica, la raccolta tutta la documentazione, e se verificata la pertinenza della Causa, la raccolta di testimonianze».IL COMUNICATO DI COMUNIONE E LIBERAZIONEAl termine della Messa celebrata questa sera, mercoledì, nel Duomo di Milano dal cardinale Angelo Scola, nel XXX anniversario del riconoscimento pontificio della Fraternità di CL e nel VII anniversario della morte di don Luigi Giussani, don Julián Carrón, presidente della Fraternità di CL, renderà noto di avere presentato all’arcivescovo di Milano la richiesta di apertura della causa di beatificazione e di canonizzazione di don Giussani.«La richiesta  - si legge in un comunicato di CL - è stata inoltrata attraverso la postulatrice nominata dal presidente della Fraternità canonicamente costituitosi attore di detta Causa: si tratta della professoressa Chiara Minelli, docente di Diritto canonico ed ecclesiastico nell’Università degli Studi di Brescia. L’istanza è stata presentata all’arcivescovo di Milano - nella cui diocesi è nato, è vissuto e ha operato don Giussani, sacerdote diocesano -, a norma della Costituzione Apostolica Divinus Perfectionis Magister, 25.I.1983, delle Normae servandae in inquisitionibus ab Episcopis faciendis in causis sanctorum del 7.II.1983, nn.11-15, e dell’Instructio Sanctorum Mater, 17.V.2007, Parte II, Titolo I, art. 25 § 1 e 2, affinché l’arcivescovo voglia disporre l’apertura dell’Inchiesta Informativa Diocesana sulla vita, le virtù e la fama di santità di monsignor Luigi Giussani».Dando la notizia, don Carrón si augura che «la Madonna - “di speranza fontana vivace” - ci aiuti ogni giorno a diventare degni delle promesse di Cristo e della immensa grazia che nel carisma di don Giussani abbiamo ricevuto e ancora riceviamo».

 

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