Vita

Spagna. Veto all'utero in affitto, via libera all'eutanasia

Paola Del Vecchio, Madrid giovedì 9 gennaio 2020

Una spinta legislativa alla regolazione dell’eutanasia e politiche femministe che includono l’azione contro le agenzie di “utero in affitto” per la maternità surrogata, vietata in Spagna. Il programma del neo governo di coalizione firmato dal premier socialista Pedro Sanchez e dal segretario della sinistra di Unidas Podemos, Pablo Iglesias, affronta temi sensibili, come la legalizzazione del suicidio assistito in casi estremi, dopo quello di Maria José Carrasco, 61 anni, da 30 ammalata di sclerosi multipla e in fase terminale, aiutata a morire ai primi di aprile dal marito Angel. Ma combatterà anche mali dei nostri tempi con “una strategia contro la solitudine non desiderata”, a carico dei servizi sociali.

E una legge contro la ludopatia e le società di scommesse, per arginare la dipendenza dal gioco. Il programma prevede “politiche di appoggio alle famiglie”, che passano per l’introduzione di “un’entrata minima vitale” come prestazione previdenziale per i nuclei senza reddito e più vulnerabili, con un aumento scalare in funzione dei figli a carico. Le due forze progressiste daranno “l’impulso necessario a una società più ugualitaria”, in materia lavorativa e nella lotta alla violenza machista. A cominciare dall’abolizione della ‘tassa rosa’, l’incremento dei prezzi su uno stesso prodotto, se rivolto a un pubblico femminile.

Fino all’eliminazione del gap di genere in scienza e tecnologia, ma anche delle sovvenzioni ai centri scolastici che separano classi maschili e femminili. Una delle prime azioni sarà rafforzare la lotta alla violenza di genere, secondo la Convenzione di Istanbul, che la riconosce come violazione dei diritti umani e considera responsabili gli Stati, se non rispondono in maniera adeguate. Nel codice penale gli abusi sessuali saranno equiparati al reato di violenza sessuale e sarà varata una legge contro la tratta delle donne a fini di sfruttamento sessuale.