Vita

Video. Spot sull'utero in affitto: prima la censura, poi di nuovo in sala

Angelo Picariello venerdì 25 novembre 2016

«In seguito ad alcune segnalazioni ricevute nei giorni scorsi da alcuni clienti, Uci Cinemas ha sospeso per tre giorni la programmazione di uno spot contro l’utero in affitto nell’ambito del pre-show che precede la proiezione dei film. Effettuate le dovute e opportune verifiche, il Circuito ha deciso di riammetterla». Uci Cinemas apre e chiude così il caso sollevato dall’associazione Provita (curatrice dello spot, ritirato dalle sale dopo la presa di posizione di un’associazione Lgbt).

Soddisfatto il senatore di Idea Carlo Giovanardi, che lo aveva denunciato, ma ora ringrazia il circuito Uci Cinemas «per la sensibilità dimostrata. La ripresa della programmazione - aggiunge - salvaguarda la libertà di espressione, in riferimento per di più a una pratica che è penalmente perseguibile».

Lo spot descrive il dramma di una donna inseguita dal ricordo del bimbo tenuto in gestazione da cui poi è stata separata per sempre.