Vita

DIFESA DELLA VITA. Lazio, dibattito sul caso Ravera Ma l'assessore non si presenta

martedì 19 novembre 2013
Stamani la prima parte del Consiglio regionale del Lazio è stata dedicata al caso di Lidia Ravera, l'assessore alla Cultura che nel suo blog su un giornale online aveva duramente attaccato l'iniziativa di un cimitero per i bimbi non nati. In aula non era presente Ravera, ma il presidente della Regione Nicola Zingaretti."Penso che nessuno abbia il diritto di offendere il prossimo. La Ravera ha chiesto scusa sul suo sito internet. Ha aperto un dialogo per costruire una posizione condivisa. Ma nella nostra maggioranza non tutti, forse nessuno, ha condiviso il contenuto dell'articolo" ha dichiarato Nicola Zingaretti rispondendo agli interventi dei consiglieri regionali. Ha poi aggiunto: "No allo scontro ideologico, no agli estremismi, bisogna costruire una politica utile sul tema della genitorialità". E a proposito della richiesta di dimissioni: "Alemanno non aderì al corteo gay perché era di parte, ma partecipò, con la sua fascia tricolore con Militia Christi ad una marcia contro una legge dello Stato. Nessuno chiese le sue dimissioni. Continuerò a difendere il diritto delle persone ad esprimere le loro idee". "Purtroppo sulla gravidanza e sul fine vita ci sono troppe ideologie - ha aggiunto -. Ma questa giunta vuole voltare pagina per essere vicino alle donne che, battendosi per il diritto alla vita, lo fanno spesso da sole, senza il sostegno e l'appoggio delle istituzioni".  "Con le sue parole la Ravera ha ridicolizzato le volontarie per la vita che da oltre 30 anni si battono per difendere due vite, quella della madre e quella del bambino", ha replicato Olimpia Tarzia, vicepresidente della Commissione Cultura e firmataria dell'interrogazione presentata il 13 novembre per chiedere le dimissioni di Ravera. "Quando lei parla di 'grumi di materia' riovolgendosi ai giornali - ha proseguito Tarzia - deve ricordarsi che non sta parlando al bar con le amiche". Ravera, ha poi proseguito l'esponente della Lista Storace, "ha chiesto scusa al giornale ma doveva venire a riferire in aula". "Riguardo a quanto detto da Zingaretti non lo ritengo sufficiente, ma è importante come apertura". "Ridiamo il via - ha proposto - alla riforma dei consultori in questa regione".​Quella di "Zingaretti è una risposta insoddisfacente... ma soprattutto una risposta che non ci saremmo mai aspettati... " Lo afferma Paola Binetti, parlamentare Udc. Che prosegue: «moltissime donne, soprattutto noi che viviamo nella Regione Lazio, eravamo in attesa della risposta del Presidente della Regione, del cui equilibrio e del cui rispetto per posizioni anche diverse dalle sue, non abbiamo mai dubitato! Ma oggi con la sua risposta è arrivata la doccia fredda: "Nella nostra maggioranza non tutti hanno condiviso, anzi forse nessuno ha condiviso il contenuto di quell’articolo, e non tutti hanno in merito ai temi di cui stiamo discutendo le stesse opinioni e le stesse sensibilità". Ma anche da lui non sono arrivati quei gesti concreti di condanna di gesti e parole che avremmo voluto ascoltare. Quelle parole che aveva sollecitato la settimana scorsa anche Angelo Zema, responsabile del settimanale Roma Sette, lanciando un appello netto al presidente della Regione per un suo intervento: "Da una donna e da una donna che rappresenta le istituzioni, non ci aspetteremmo tali affermazioni aberranti né silenzi assordanti di chi quell'istituzione rappresenta al vertice". Zingaretti, respingendo le richieste di dimissioni sollecitate da alcuni gruppi parlamentari, ha detto di considerare le opinioni dell'assessore alla Cultura "un valore e non un problema". "Se mettiamo in discussione il diritto degli individui a dire la loro opinione, allora non sono d’accordo", ha concluso lodando la Ravera per aver "riaperto un dialogo" che tenta di "costruire una posizione condivisa". Forse non sono in discussione le dimissioni della Ravera, ma definirle un valore e non un problema sono davvero una offesa alle donne che non possono avere un bambino, qualunque siano le ragioni per cui quel bambino non nasce! La vita merita un rispetto profondo e le parole della Ravera, tristemente rilanciate dal Presidente della Regione, sembrano evocare quella cultura dello scarto tanto riprovata da Papa Francesco!Per l'on. Eugenia Roccella (Ncd) «Il governatore Zingaretti scivola beato sopra le dichiarazioni della Ravera precisando soltanto che queste sono “opinioni personali” e non costituiscono “indirizzo di governo” (e vorrei pure vedere!). Ma Zingaretti ha il dovere, di fronte ai cittadini del Lazio, di dire cosa pensa delle “opinioni” sulla vita e sulle madri del suo assessore alla cultura. Pensa anche lui che il feto sia semplicemente un grumo di materia? Pensa che una donna in gravidanza sia “un animale al servizio della specie”? Pensa che queste opinioni davvero siano “un valore e non un problema”? Ravera non è più solo una scrittrice, è un politico che riveste un ruolo pubblico di responsabilità: Zingaretti pensa davvero che possa esercitare questo compito una persona che esprime una cultura di questo tipo?».