Vita

Thailandia. Gammy, la cultura dello scarto umano

Annalisa Guglielmino venerdì 1 agosto 2014
​Un desiderio di maternità e paternità tanto forte da ricorrere a una madre surrogata. Ma non abbastanza da accogliere uno dei due gemelli cresciuti nell'utero in affitto, nato down. Il piccolo è stato abbandonato, e la madre surrogata ora lotta per lui.La storia, raccontata sul sito della tv australiana Abc, arriva dalla Thailandia, dove una donna in difficoltà economiche, Pattharamon Chanbua, ha "prestato" il suo utero a una coppia australiana. Nel grembo per nove mesi ha portato due gemelli, un maschio e una femmina. Al terzo mese al piccolo è stata certificata la sindrome di Down. La donna thailandese ha rifiutato l'aborto e ha dato alla luce entrambi i gemelli. I genitori australiani hanno deciso di prendere con sé solo la bimba sana. La mamma surrogata, che ha altri due figli di 6 e 3 anni, ha invece coraggiosamente deciso di occuparsi del piccolo Gammy, che soffre anche di una patologia cardiaca. Ha chiesto aiuto, è nata una campagna di raccolta fondi, e sul sito Hope for Gammy ha risposto la solidarietà internazionale, raccogliendo in 10 giorni 104mila dei 150mila dollari australiani necessari a operare il bambino, che oggi ha 6 mesi. «Noi siamo poveri, i soldi (per prestare il proprio utero, 16mila dollari, ndr) dovevano servire per l'educazione dei miei figli - spiega la donna - e per pagare alcuni debiti. Non è giusto che le cose siano andate così, perchè uno dei due gemelli deve avere una vita così dura?». I genitori biologici sono benestanti e avrebbero potuto garantire al piccolo le cure adeguate. Ma hanno deciso di non dargli nulla. Nemmeno il nome: è stato scelto dalla sua famiglia thailandese. Che lo circonda dell'affetto negatogli dai veri genitori, che non volevano che nascesse e che oggi si fanno scudo dell'anonimato e della distanza. «Lo amo come un figlio - dice la donna che lo ha portato in grembo nove mesi - e farò qualunque cosa per lui». Il caso sta facendo discutere l'Australia: sono tante le coppie che per trovare un utero in affitto ricorrono alla Thailandia, dove non esiste regolamentazione in materia.