Vita

SOCIETÀ. Contratti di convivenza: la proposta dei notai

Luca Liverani giovedì 14 novembre 2013
Il mutuo, ad esempio. Deciso d’amore e d’accordo, rimesso in discussione quando finiscono sia l’amore che l’accordo. O la convivenza sotto lo stesso tetto. O la possibilità di assistere il partner quando si ammala. Materie delicate, nodi difficili da sciogliere, che nel caso di convivenze tra persone non sposate possono diventano inestricabili, a volte danneggiando la parte più debole. A chi invoca il riconoscimento delle coppie di fatto come soluzione a questi problemi, risponde oggi il Consiglio nazionale del notariato. Senza "registri" o ardite innovazioni giuridiche, molte di queste materie possono già oggi essere regolamentate. È a questo scopo che il prossimo 30 novembre i notai italiani promuovono la giornata «Contratti di convivenza Open Day». I consigli notarili distrettuali (l’elenco su www.contrattidiconvivenza.it) saranno aperti per incontri informativi - gratuiti - dedicati ai cittadini proprio sul tema della convivenza e di come la si possa regolamentare sotto il profilo patrimoniale. Prevista una campagna online con slogan come «Siamo due cuori e una capanna: vi diciamo a chi spetta la capanna se i cuori si infrangono». Il notariato, in base alla giurisprudenza in materia, ha predisposto contratti per disciplinare numerosi aspetti relativi alla convivenze nelle famiglie di fatto, anche per le unioni omosessuali. In particolare l’abitazione, la contribuzione alla vita domestica, il mantenimento in caso di bisogno del convivente, il contratto di affitto, la proprietà dei beni, perfino organizzando un regime di comunione o separazione dei beni stessi. Possibile anche la stesura di clausole testamentarie a favore del convivente "more uxorio" o l’assistenza in caso di infermità attraverso la designazione dell’amministratore di sostegno. Tutti contratti che potranno essere stipulati presso gli studi notarili a partire dal 2 dicembre.​