Vita

Rimini. Il busto hi-tech dei tre «alfieri» per il compagno uscito dal coma

Paolo Guiducci mercoledì 13 marzo 2019

L’incidente in moto, la vita appesa a un filo, il coma. Poi la risalita. Un percorso a ostacoli, quello di Marco, da affrontare con un busto rigido. I suoi compagni di classe, studenti dell’istituto Belluzzi-Da Vinci di Rimini, non restano insensibili. E la riabilitazione li sollecita – loro giovani "inventori" – a cercare una soluzione che soddisfi le esigenze dell’amico e di altri nelle sue condizioni. Nasce così un busto ortopedico flessibile, altamente tecnologico, che ha migliorato la vita del compagno.

I tre sono neo-diciottenni: Nicolò Vallana ed Edoardo Puce, di Rimini, Luca Fermi di Misano Adriatico. A loro Mattarella ha conferito (insieme ad altri 26 ragazzi di tutta Italia) l’attestato d’onore di «Alfiere della Repubblica» per essersi «distinti come costruttori di comunità». Il busto è stato presentato alla Fiera dei giovani scienziati Fast di Milano e il prototipo Techno B Brace – contro il mal di schiena – è risultato finalista del concorso europeo «I giovani e le scienze» a Dublino, oltre a vincere l’edizione 2018 di «Make to Care» promosso da Sanofi Genzyme, che ha permesso ai tre un’esperienza nella Silicon Valley.