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La guida. Creare un'app per la parrocchia: a ogni comunità il suo tipo

Danilo Di Leo lunedì 28 febbraio 2022

Serve o no una app per la mia parrocchia? La prima risposta che potrebbe venire in mente sarebbe “no”. Ma prima di dare risposte affrettate cerchiamo di conoscere quali sono i tipi di applicazioni (app) presenti sul mercato e proviamo a capire quali siano le reali esigenze della parrocchia. Scopriamo quali sono i tipi di app.

Iniziamo con la definizione di “App native”. Nonostante il termine “app nativa” non sia molto conosciuto al grande pubblico, rappresenta la grande maggioranza delle applicazioni che vengono scaricate ogni giorno. Le app native sono applicazioni sviluppate specificamente per un sistema operativo, ad esempio Windows, Android o IOS. Ognuno con le sue specificità. Ma quali sono i punti di forza e i punti deboli di un’app nativa? Le app native sono veloci e assicurano un’elevata esperienza all’utente. Permettono un accesso più facile a tutte le funzionalità del telefono, dall’accelerometro alla fotocamera o al microfono. È possibile utilizzare le notifiche push. Queste notifiche permettono di avvisare gli utenti e di attirare la loro attenzione ogni volta che lo desideriamo, come per esempio per avvisare di un nuovo contenuto oppure a scopo promozionale. Le app native non necessitano obbligatoriamente di internet per funzionare, il che costituisce certamente un vantaggio. Devono essere installate sul dispositivo dagli Store (Google play, Windows store o Apple store) occupando spazio e memoria. Hanno purtroppo un costo molto alto soprattutto se si vuole pensare sia alla versione IOS che Android.

Il secondo tipo è rappresentato dalle “Web app”. Tutti noi abbiamo avuto a che fare con una web app, ma può darsi che non ce ne siamo resi conto. Ad esempio, quasi sicuramente avremo navigato in una versione mobile di un sito web. Come avrete intuito la versione web di un sito altro non è che una web app. Anche in questo caso ci chiediamo: quali sono i punti di forza e i punti deboli di una Web app? Si tratta di una app che funziona come un sito web, senza nessuna differenza tra piattaforma, sistema di sviluppo, codice. Sono di solito più lente delle app native. Gli utenti non dovranno installare l’applicazione sui loro smartphone (le web app non sono presenti sugli stores) e quindi la capacità di memoria del dispositivo non verrà intaccata. Ciò è un importante punto di forza dal momento che la memoria dei telefoni è sempre troppo poca. Tra app, canzoni, video, i giga si esauriscono in fretta e ci si ritrova rapidamente a corto di memoria. Non è possibile utilizzare le notifiche push e non è possibile interagire con i sensori e le funzionalità dello smartphone o del tablet quali la fotocamera o l’accelerometro. Le Web app costano molto meno delle app native perché sono a tutti gli effetti dei siti web responsive.

Esistono poi le “App ibride”. Tra le app native e le web app troviamo le applicazioni ibride. Rispetto alle app sviluppate in nativo, sono più rapide e meno care da sviluppare proprio perché si tratta di versioni adattate di un sito web. Quali sono i punti di forza e i punti deboli di una app ibrida? È più veloce e facile da realizzare rispetto alle app native. È possibile inviare notifiche push e interagire con i sensori e le funzionalità del telefono. È possibile scaricarle dagli stores. È multi piattaforma quindi viene generata in una sola versione funzionante sia su Ios che Android.

Esistono infine le “Progressive web app” (Pwa). Sono il futuro delle app secondo Google. In particolare le progressive web app sono semplicemente siti web avanzati che possono comportarsi come app native. Le Pwa sono affidabili perché funzionano anche offline, veloci perché vengono memorizzate nella memoria del telefono e coinvolgenti perché non sono invasive e assicurano un’ottima user experience. Sono ancora in fase di sviluppo e non ancora pienamente supportate da tutti i sistemi operativi, ma sembra proprio che occuperanno una posizione importante nel mondo delle app. Arrivati a questo punto, quale tipo di app scegliere?

Facciamoci le ultime domande: la mia parrocchia ha bisogno di fidelizzare gli utenti con un alto grado di interazione tra loro e con la parrocchia? Vogliamo creare una community in cui i membri possano scambiarsi tra loro notizie, foto, messaggi? Allora una app nativa è la scelta migliore, ma mi raccomando ai costi da sostenere. La mia parrocchia ha bisogno solo di essere raggiungibile online dai dispositivi mobile? Allora la Web app fa al caso suo. Si tratta praticamente di un sito web mobile-friendly. La mia parrocchia ha bisogno di essere raggiungibile online e consultabile offline in ogni momento ma ha anche necessità di una certa interazione con gli utenti? Allora le app ibride o le Pwa possono essere la scelta giusta. Alla domanda quindi se alla mia parrocchia serve o no una app possiamo rispondere “Si”, almeno di una “web app” per essere raggiungibili anche da mobile.