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“Io ci sono” e c'è anche il servizio pubblico

Andrea Fagioli giovedì 24 novembre 2016
C'è poco da dire di fronte a una fiction come Io ci sono (martedì scorso in prima serata). La Rai, in questo caso Rai 1, ha svolto in pieno il suo ruolo di servizio pubblico, raccontando con semplicità la storia di Lucia Annibali, avvocato di Pesaro, sfigurata dall'acido in un agguato commissionato dal suo ex fidanzato. Si parte subito con il fattaccio: l'aggressione a Lucia (interpretata da Cristiana Capotondi) sul pianerottolo di casa da parte di uno sconosciuto che le getta del liquido corrosivo sul volto e sulle mani. Le urla della donna richiamano i vicini che prestano i primi soccorsi e allertano il 118. Da lì parte il primo flashback per raccontare dell'incontro e della successiva tormentata relazione con il collega Luca Varani (Alessandro Avrenone), che sarà poi condannato a vent'anni come mandante. Nell'alternanza tra presente e passato scopriamo soprattutto lo spessore di una donna capace di ribaltare un destino crudele con la forza di volontà e la voglia di vivere nonostante le avversità. Un messaggio positivo molto forte, capace di mettere in secondo piano qualche piccolo limite palesato dal tv movie, tratto dall'omonimo libro di Giusi Fasano e della stessa Annibali, diretto da Luciano Manuzzi. Ad esempio, puntando tutto sulla protagonista femminile (grazie anche alla bella interpretazione della Capotondi), si tende a non scavare più di tanto sul personaggio di Varani. La sua trasformazione appare troppo repentina, soprattutto all'inizio. Sarebbe stato interessante cercare di cogliere meglio cosa scatta e perché nella mente di un uomo che decide di colpire in modo così vigliacco e violento la donna con cui ha condiviso una parte della vita. Cercare insomma di capire come l'amore possa trasformarsi in odio, sempre che l'amore ci sia stato per davvero. Positivi, comunque, gli ascolti (oltre quattro milioni e settecentomila telespettatori) nonostante una concorrenza fortissima interna all'azienda con il lanciato Stasera casa Mika su Rai 2 e soprattutto sul fronte esterno di Mediaset con la partita di Champion league Siviglia-Juventus su Canale 5, oltre a Le iene show su Italia 1. In molti sostengono che alla televisione non competa trasmettere modelli di vita. Noi sosteniamo che li trasmetta sempre e comunque. Allora ben vengano i modelli positivi come questo della Lucia di Io ci sono.