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«Scienziati onesti» purché non cattolici?

Pier Giorgio Liverani domenica 20 aprile 2008
Dopo i "giornalisti bravi solo se atei" di Scalfari (domenica scorsa), ecco gli "scienziati onesti solo se non cattolici" di Carlo Flamigni. Il quale scrive: «Penso che sia molto difficile essere contemporaneamente scienziati onesti e bravi cattolici» ("Liberazione", sabato 12). Un caso di flamignità (laicismo dogmatico) da manuale. Gli si potrebbe replicare per le rime, ma non scenderemo al suo livello. Meglio un caritatevole consiglio di stare attento alla zappa e ai piedi. Flamigni insiste a dire che la pillola del giorno dopo non è abortiva e che «uno studio di grande rilevanza scientifica messo a punto dai ricercatori del Karolinska Institutet di Stoccolma» lo ha dimostrato in modo inoppugnabile. Vedremo di che cosa si tratta. Per ora notiamo che il foglio illustrativo del Norlevo (la pillola), approvato dal Ministero, afferma che esso agisce «bloccando l'ovulazione o impedendo l'impianto dell'ovulo eventualmente fecondato». Il foglio è stato revisionato nel 2006, dopo che il Tar aveva obbligato il produttore a dire la verità. Due anni prima, il Comitato Nazionale per la Bioetica, di cui Flamigni faceva parte, aveva approvato «all'unanimità» e in relazione alla possibilità di obiezione di coscienza del medico, una nota in cui si parla dei «possibili effetti post-fertilizzazione» della pillola in parola. Insieme con altri membri "laici" e minoritari del CNB, Flamigni si limitò, allora, a far notare, in una «postilla», che l'obiezione provocherebbe «una restrizione di fatto della libertà e dei diritti civili e sociali a carico delle donne». Ed ecco lo studio del Karolinska Institutet. Questo «ha costruito un modello uterino tridimensionale capace di sopravvivere a lungo in coltura e che viene preparato coltivando insieme cellule endometriali stromali ed epiteliali in fase luteale. La ricerca che è stata eseguita utilizzando embrioni umani soprannumerari o congelati per più di 5 anni, ha dimostrato che solo il mifepristone (cioè la Ru486) inibisce l'impianto della blastocisti (l'embrione) e ha confermato quanto già tutti sapevamo, che cioè il levonorgestrel (la pillola) ha effetti del tutto diversi, esercitati con ogni probabilità sui meccanismi dell'ovulazione e della fecondazione dell'ovocita». Rinuncio al confronto con quanto da lui sottoscritto in sede CNB, ma Flamigni dovrebbe spiegarci se un modello di utero fatto di poche cellule in coltura e con embrioni di scarto possa davvero riprodurre il prodigio biologico che si svolge nella donna, nel cui utero il minuscolo concepito (suo figlio) si affaccia dalle tube al grembo materno in un continuo scambio di messaggi biochimici con la madre per avvertirla di preparargli il luogo più accogliente dell'endometrio, in cui impiantarsi. Se tutti gli esperimenti scientifici fossero come questo, povera scienza. Resta solo da stabilire non chi è scienziato e chi cattolico più o meno bravo, ma chi è onesto.

DIZIONARIO LAICISTA - 5
«Il sesso è in assoluto una tra le più utili e appaganti funzioni dell'organismo umano e insieme una delle più utili e piacevoli attività a cui l'essere umano si possa dedicare senza tabù sociali e religiosi e senza limiti di ipocrisia e perbenismo» ("Il Manifesto", 30 marzo, da un libro di Mariela Castro, sessuologa famosa forse perché «figlia di Raul Castro»). Mai sentito parlare di procreazione?