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Zita. Patrona dei domestici, amica dei bisognosi

Matteo Liut martedì 27 aprile 2021
La carità nasce fra le mura di casa, perché è nell'ambiente domestico che s'impara a prendersi cura gli uni degli altri. Una dimensione, quella dell'attenzione alle sorelle e ai fratelli, che ha in santa Zita una patrona speciale. La sua dedizione al lavoro quotidiano da domestica, coniugata con un amore profondo per gli ultimi e i bisognosi, l'hanno resa particolarmente cara ai lucchesi e non solo. Era nata nel 1218 da una famiglia povera di Monsagrati, in diocesi di Lucca, e da quando aveva dodici anni si trovò al servizio come domestica della nobile famiglia dei Fatinelli. Il senso del dovere, assieme al carattere gioioso e umile, oltre alla capacità di esprimere nei gesti e nelle parole la propria fede cristiana, le fecero guadagnare la fiducia dei padroni di casa, ma le costarono anche l'invidia degli altri domestici. A chi aveva bisogno dava sempre ciò che aveva e copriva le mancanze dei colleghi di lavoro. Morì nel 1278 e venne da subito venerata come santa dai lucchesi. Dal 1955 è patrona dei domestici e di coloro che sono addetti alla cura della casa.
Altri santi. San Simeone di Gerusalemme, vescovo e martire (I sec.); san Pietro Armengol, religioso (1238-1304).
Letture. Romano. At 11,19-26; Sal 86; Gv 10,22-30.
Ambrosiano. At 11,19-26; Sal 86 (87); Gv 6,60-69.
Bizantino. At 10,21-33; Gv 7,1-13.