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Volontariato, Padova candidata a capitale Ue

Sara Melchiori martedì 17 luglio 2018
È Padova l'unica città italiana candidata a essere capitale europea del volontariato 2020. Si contenderà il titolo con la scozzese Stirling. La nomination all'importante ruolo, istituito nel 2013 dal Cev, Centro europeo per il volontariato, è stata presentata il 10 luglio a Bruxelles. Per la prima volta una sola città rappresenterà l'Italia, motivo questo di orgoglio e di responsabilità come ha sottolineato Emanuele Alecci, presidente del Csv (Centro servizi volontariato) di Padova, e ha rilanciato il sindaco di Padova Sergio Giordani: «È una bellissima sfida che vuole rendere onore allo straordinario mondo di associazioni e volontari che da sempre operano a Padova con iniziative a livello locale, nazionale e internazionale».
L'ufficializzazione arriva dopo un denso periodo di avvicinamento e coinvolgimento di realtà, enti, associazioni e fondazioni di una città che è forte di una storia significativa di attenzione al sociale e di impegno nel volontariato. Basti pensare a don Giovanni Nervo, alla Fondazione Zancan, all'esperienza pluriennale di Civitas, a Banca Etica, a percorsi e progetti di inclusione sociale, al prossimo appuntamento settembrino con "Solidaria - la città della solidarietà". Le carte in regola ci sono tutte: storia, esperienza, creatività, sensibilità e 6.200 realtà impegnate con migliaia di volontari. Ora c'è da "passare" la presentazione dei candidati a Bruxelles e attendere l'esito della selezione della giuria internazionale, il 5 dicembre ad Aarhus (Danimarca), Capitale Europea del Volontariato 2018.