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Veleni, tra squilli sfiatati e affari (quelli propri)

Gianni Gennari venerdì 10 settembre 2010
«Londra: veleni sulla visita del Papa». Così ieri "Il Secolo XIX" (p. 5). Anche da noi: ieri su "Repubblica" (p. 19) titolo squillo per Enrico Franceschini: «Dal Papa una donna-prete. La sfida degli anglicani"A ricevere il Papa sarà Jane Hedges». Tromba sfiatata: la Hedges sarà una delle tantissime persone di Chiesa che stringeranno la mano al Papa che dichiara: «Voglio incontrare tutti» ("Stampa", p. 12). Ma si sa: "Repubblica" ha da sempre «Ratzinger nel mirino» come proprio ieri titolava su "Europa" (p. 10) il collega Valli. Ideologia? Sì. E ieri il solito Augias (p. 30) accusa: «Il Vaticano lontano dai problemi reali». E già! Per fortuna a quelli pensano Augias e "Repubblica". Ma non solo ideologia: anche affari. Così da qualche anno Augias alla Chiesa sta polemicamente "vicino", anzi incollato, e quelli suoi " di affari " li fa con libri a senso unico obbligato su Cristo, Chiesa e Vaticano raccogliendo sempre e solo il peggio possibile, vero o falso, da 2000 anni di storia. Il meglio, si sa, leggenda e invenzione dei soliti preti, non conta. A riprova della "vicinanza" ancora ieri, sempre su "Repubblica", suoi il lancio in prima e ben tre pagine interne (33, 34 e 35) sul «Michelangelo malato della Cappella Sistina». Accompagnato dal gentilissimo «direttore dei Musei vaticani» il nostro descrive «i mirabili affreschi», evoca sapiente i «riti sacri e profani» " ovviamente «i Conclavi» " che vi hanno luogo, ironizza sullo «Spirito Santo» che vi si invoca e sugli «spiriti» " il fiato " dei turisti che minacciano l'arte. E lui grato a sorpresa con finale che punge. Lì tutto fila? Ovvio: «Non ci sono i sindacati. Soprattutto non c'è il Tar».