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Severino Manlio Boezio. Vangelo e filosofia per unire le culture

Matteo Liut domenica 23 ottobre 2016
È possibile conciliare nel segno del Vangelo popoli e culture diverse, gettando ponti tra antiche tradizioni e nuove usanze, ma quest'opera richiede persone in grado di farsi testimoni e non solo abili "pensatori". San Severino Manlio Boezio fu proprio l'esempio di questo sforzo enorme di conciliazione: da un lato l'eredità classico greco-romana, dall'altro l'arrivo di nuove popolazioni "barbare". Nato attorno al 475 a Roma e figlio di una famiglia patrizia, Boezio s'impegnò a fondo nella vita politica e nella ricerca filosofica. In principio collaboratore del re ostrogoto Teodorico, fu poi perseguitato da quest'ultimo per essersi opposto alle sue ingiustizie e ai suoi soprusi. Incarcerato con false accuse ed esiliato, fu ucciso a Pavia nel 524. La sua opera più famosa è "La consolazione della filosofia".Altri santi. San Giovanni da Capestrano, sacerdote (1386-1456); beato Giovannangelo Porro, religioso (1451-1505).Letture. Sir 35,15-17.20-22; Sal 33; 2Tm 4,6-8.16-18; Lc 18,9-14.Ambrosiano. At 13,1-5a; Sal 95; Rm 15,15-20; Mt 28,16-20.