Vacanze spiritualmente intelligenti in cui riflettere su noi e Dio
Sono diverse, ma «spiritualmente intelligenti» anche le vacanze suggerite da due recenti post «estivi» che mi pare si illuminino l'un l'altro. Non è richiesta, per trascorrerle, una meta precisa: si può stare ovunque, persino a casa propria, il che, nell'estate del Coronavirus, potrebbe non essere una scelta. Don Mauro Leonardi, in un breve video sul suo blog Come Gesù ( bit.ly/2OEurM4 ) postato mentre lui stesso si trovava in vacanza, si spinge a suggerirci di usare le vacanze per fermarci «sul pensiero che ci separa da Dio», sulle impressioni e sulle strutture interiori «che ci separano dalla fede in Gesù», compreso il «credere troppo nel proprio piccolo pezzetto di Chiesa come se fosse quella», e non Gesù, «che ci salva».
Don Luca Peyron, sul suo profilo Facebook (hashtag #interioritàcercasi, giorno centotrentatrè), allarga ulteriormente l'orizzonte e dice che le vacanze, per la vita interiore, sono «una prova di libertà», un «tempo della libertà» durante il quale provi a te stesso che cosa significa per te essere libero», cioè «come il tuo tempo diventa il tempo di Dio o il tempo in cui mettere Dio da parte». Perché «il tempo della libertà è il tempo in cui scegliere dove collocare la tua libertà, il tuo cuore, qual è davvero il tuo tesoro».