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Una nuova "pensione di inabilità" riservata alle vittime dell'amianto

Vittorio Spinelli martedì 12 settembre 2017
La tutela dei lavoratori e delle lavoratrici colpiti dall'esposizione all'amianto si è ar-ricchita della nuova pensione di "inabilità per amianto", istituita lo scorso dicembre (legge di stabilità 2017), che richiede requisiti più favorevoli rispetto ad una normale pensione di inabilità da lavoro. Le due prestazioni sono apparentemente simili, ma la legge ha voluto garantire in maniera differente le vittime dell'amianto, i cui effetti dannosi, come è noto, si presentano anche a distanza di molti anni. Secondo gli studi sulla materia, le malattie correlate all'amianto raggiungono il picco entro il 2025.
Le istruzioni per richiedere lo speciale assegno di inabilità sono state diffuse dall'Inps con la nota n. 3249 del 4 agosto. Secondo le nuove norme le domande per l'inabilità da amianto si devono presentare ogni anno entro il 31 marzo, ma in que-sta prima applicazione è stabilita come scadenza la data del prossimo 16 settembre.
Tuttavia, dovendo rientrare nelle risorse messe a disposizione (20 milioni di euro nel 2017 e 30 milioni nel 2018), l'Istituto di previdenza richiede in realtà la presenta-zione di due diverse domande da parte dello stesso lavoratore, così denominate:
1) Verifica dei requisiti per il riconoscimento del beneficio, necessaria anche per tenere sotto controllo il plafond disponibile. Le richieste fuori plafond vengono rinviate al 2018.
2) Richiesta del beneficio (la vera domanda di pensione).
Verifica. Insieme alla domanda di "Verifica" il lavoratore deve allegare una precisa documentazione, senza ulteriori attestazioni (ad esempio, l'assoluta e permanente impossibilità a svolgere un'attività lavorativa): a) se è un dipendente privato occorre una certificazione dell'Inail, oppure un'autodichiarazione, sul possesso di una delle patologie da amianto inabilitanti e sulla loro origine professionale (mesoteliomi su vari organi, carcinoma, asbestosi) e sulla titolarità di una rendita diretta dello stesso Inail. b) se è un dipendente pubblico vale la certificazione rilasciata dagli enti competenti (il Comitato tecnico per le pensioni privilegiate oppure il Comitato presso il Ministero dell'Economia per la verifica della causa di servizio) sulla dipendenza della infermità da causa di servizio.
La pensione di invalidità da amianto non è compatibile con lo svolgimento di attività lavorative di qualsiasi natura, con il possesso di una rendita Inail per la stessa pa-tologia e con altri benefici pensionistici.
Quanto al requisito contributivo è richiesto per tutti, pubblici e privati, il possesso di 5 anni versati nel corso dell'intera vita lavorativa in una delle varie gestioni dell'Inps.