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Beata Eurosia Fabris Barban. Una madre povera che amava i poveri

Matteo Liut martedì 8 gennaio 2013
Celebrare in questi giorni l'eredità della beata Eurosia Fabris Barban significa anche affidare il nuovo anno a un'autentica madre, una donna che fece della propria casa un luogo di accoglienza e di condivisione. La sua testimonianza è ancor più significativa in questo tempo di crisi: nata nel 1866 nel vicentino, la futura beata conobbe bene la povertà ma non smise mai di dare ciò che aveva a chi ne aveva bisogno. Sposò un giovane vedovo, già padre, con il quale ebbe sette figli, adottandone poi anche altri. Mantenere una famiglia di 15 persone era un'impresa, ma Eurosia la viveva sempre nella fiducia e nella serenità. Alcuni dei figli scelsero il sacerdozio o la vita religiosa. Dopo una vita semplice dedicata agli altri Eurosia morì nel 1932.Altri santi. San Massimo di Pavia, vescovo (VI sec.); san Lorenzo Giustiniani, vescovo (1381-1456). Letture. 1 Gv 4,7-10; Sal 71; Mc 6,34-44. Ambrosiano. Ct2,8-14; Sal 44; Mt 25,1-13.