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Una distopia ecclesiale, un lieto fine e il ruolo del Papa in campo

Guido Mocellin mercoledì 21 febbraio 2018
Sul suo blog, Aldo Maria Valli intercala preoccupati commenti all'attualità ecclesiale con racconti di fantachiesa che, come capita quasi sempre nel genere letterario fantascientifico, costituiscono delle piccole distopie. È una delle strade che ha scelto per manifestare il suo pensiero su ciò che riguarda il bene della Chiesa, secondo il Codice di diritto canonico. Nell'ultimo racconto ( tinyurl.com/y8vmxj7w ) immagina un tempo in cui, per fare argine agli eccessi di litigiosità intraecclesiale provocati soprattutto dalle affermazioni talvolta eterodosse del Papa allora in carica, si istituisca, in analogia con il Var introdotto sui campi di calcio, un sistema di riascolto istantaneo delle sue parole pubbliche. Attivato su richiesta di uno dei cardinali presenti, riconosce al cardinale incaricato la facoltà di valutare subito se l'espressione sia ortodossa e quindi il discorso/omelia possa continuare, oppure se sia eterodossa e quindi vada corretta, seduta stante. Salto i vari passaggi della lunga narrazione e dico subito che, diversamente da altri, questo racconto di Valli è a lieto fine: come in parte sta accadendo nel calcio, così nella Chiesa si scopre che il Var non diminuisce ma anzi accresce la litigiosità, e dunque lo si abolisce, tornando a confidare su uno strumento più convenzionale ma di provata efficacia come la preghiera. Ma al di là del lieto fine, Valli mette qui in luce – non so dire se facendola propria al cento per cento – la prospettiva dalla quale guardano al Papa quelle voci che, particolarmente in Rete, manifestano riserve sul suo insegnamento e in genere sul modo in cui esercita il pontificato. Tali voci guardano a Francesco come se fosse un giocatore della partita che sarebbe in corso, e non da oggi, all'interno della Chiesa. Invece il Papa è l'arbitro: è il vescovo della Chiesa di Roma, «che presiede nella carità tutte le Chiese». Lo ha ricordato Francesco stesso poco meno di cinque anni fa, al suo primo affacciarsi in piazza San Pietro.