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Una delizia al confinetra piacere e salute

Paolo Massobrio, Giorgio Calabrese venerdì 27 gennaio 2006
Il cioccolato fa bene alla salute. Lo dice chi? Ma i soliti studiosi americani che hanno scoperto la epicatechina, ovvero i flavonoidi del cacao che farebbero bene alla salute. Be", dovremmo gioire, soprattutto chi, come il sottoscritto, sta dalla parte dei cibi e dei vini. E invece questa notizia, l"ennesima di una qualche università americana che arriva sulla comunicazione italiana come una specie di verbo, comincia creare a qualche dubbio. A sentire i cibi che fanno bene e quelli che fanno male c"è mediamente da essere sani come dei pesci. Se bevo vino e cioccolato a volontà, a questo punto, starò sempre bene? Il dubbio è che le informazione circoscritte a un prodotto (questo fa bene), rischino di confondere, o meglio di travalicare, il confine che c"è tra piacere e salute. Tutti desidereremmo che le cose buone facessero anche bene, ma a che serve autoconvincersi con la parzialità delle notizie. In gergo calcistico questo si chiama assist, che io giro al professor Calabrese. Da parte mia dico che il cioccolato italiano è sempre più buono, anche se l"Unione Europea ha il dito puntato sui nostri legislatori perché non avremmo il diritto di scrivere sulle etichette, quando non contiene oli vegetali, la dizione "cioccolato puro". Tra le motivazioni addotte c"è quella per cui il consumatore potrebbe pensare che quel cioccolato è più buono dell"altro. Già, ma è la verità.  Chissà se le luci delle Olimpiadi di Torino 2006 si accenderanno anche sulla teoria di cioccolati che in questa capitale vengono prodotti. Il più importante è il giandujotto, che viene confezionato ancora a mano da Giordano o da Gobino, nella versione mignon di Tourinot maximo. Ma ci sono anche le creme al gianduja dove la più famosa è la Giacometta di Giraudi, a Castellazzo Bormida (Al), che da poco ha inaugurato una vera e propria "Fabbrica di Cioccolato". Se invece andate a Cherasco (Cn), le cioccolaterie sotto i portici sembrano buttarvi dentro il film Chocolate. Qui Barbero, nella sua bottega storica, fa i baci di Cherasco, mentre Ravera propone un cacao in polvere speciale per fare la cioccolata, anche col peperoncino.