Rubriche

Stefano Pasta. Una casa per Gilda il miracolo della gente

AA. VV. venerdì 22 luglio 2016
L'ultimo atto è stato possibile grazie a un evento Facebook, ma il "miracolo" nasce da un'amicizia fedele. Quella tra gli universitari della Comunità di Sant'Egidio e Gilda, un'anziana di Roma che da dieci anni viveva per strada. Prima tra i cartoni, poi dentro un camper. Domenica, finalmente, il ritorno nella sua casa di Capena, alle porte della Capitale. «Abbiamo conosciuto Gilda – spiega Alessandro Moscetta – distribuendo i panini alla Stazione Termini. Viveva per strada con il marito Mimmo, alle spalle una brutta rottura con i figli. D'inverno sognava le lenzuola di flanella, d'estate un frigo per tenere in fresco l'acqua, tutto l'anno una poltrona per riposare. Quando a maggio Mimmo è morto, ci siamo detti che dovevamo riportarla a casa». Al funerale, dopo essersi ritrovati nei giorni dell'ospedale, Gilda si riconcilia con i parenti, anche qui con l'aiuto dei giovani amici.Nel frattempo la casa di Capena era rimasta vuota. Era stato ricoverato l'ultimo figlio, con gravi problemi psichiatrici, ma l'immobile era distrutto: impianto elettrico da rifare, pavimento divelto, mobili rotti. «Abbiamo organizzato l'evento Facebook "La casa di Gilda. Realizziamo un sogno". La solidarietà è stata contagiosa: donazioni, un elettricista e un architetto che ci hanno scritto per aiutarci, tanti universitari che si sono offerti per imbiancare». In due mesi Gilda è tornata a casa. Spiegano i giovani di Sant'Egidio: «Non è stato difficile. Quando dai la possibilità, la gente risponde: se un gruppo di persone decide di aiutare, si realizzano i miracoli. Come ridare una stanza a un'anziana da dieci anni per strada».