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Tu, allodola

Roberto Mussapi domenica 6 agosto 2023
«Insegnaci, Spirito o Uccello, i segreti dei tuoi dolci pensieri: tu, allodola, non sei un semplice volatile, ma un uccello che ha in sé la natura svelante e sapienziale dello spirito, dalla cui voce in cielo tutto promana. Non esistono canti umani, cori sacri, nulla che possa eguagliare quella tua semplice melodia». Il poeta Percy Bisshe Shelley sta parlando all’allodola, il minuscolo uccello, altissimo, in volo. Guarda verso l’alto, incantato da quella voce. L’allodola, Spirito o Uccello, sveglia o nel sonno, forse ha conoscenze della morte che superano quelle degli umani, forse il suo pensiero naturale conosce un segreto, che libererebbe noi mortali… A un’allodola di Percy Bysshe Shelley, è una delle massime poesie di sempre, in cui il poeta riconosce il suo maestro in una creatura. «Allora, più che a ogni altra cosa o persona tu sei simile a un poeta nascosto nella luce del pensiero che canta libero i suoi inni, fino a che il mondo si ritrova in armonia». Più di ogni metrica di suoni incantatori, prosegue, più di ogni tesoro nascosto nei libri, il tuo talento servirebbe al poeta. Insegnami la metà di quella gioia che certamente il tuo cervello conosce: dalle mie labbra fluirebbe allora la tua follia armoniosa, e il mondo ascolterebbe allora, come me ora. © riproduzione riservata