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Troppi debiti, Sos di una famiglia

Antonella Mariani domenica 7 giugno 2020

Il messaggio via email è arrivato alla "Voce di chi non ha voce" una notte di fine maggio, scritto in maiuscolo, come un urlo, una richiesta di aiuto disperata. L'ha scritto un padre di famiglia del Sud Italia. Un uomo che ha un impiego stabile, molto modesto ma sicuro, e, nonostante questo, non riesce ad assicurare a sé e ai suoi due ragazzi quanto basta per vivere. Colpa di una situazione che si trascina da anni, troppi debiti accumulati nel tempo che ora reclamano la restituzione, e con gli interessi. Giacomo ha 45 anni ed è invalido civile e il lockdown gli ha imposto il lavoro da casa a un salario ridotto. Pagate le rate dei debiti, resta ben poco, e la famiglia riceve già i pacchi viveri della Caritas. La moglie, 42 anni, è disoccupata. Ora Giacomo nella sua mail chiede «umilmente la possibilità di un aiuto economico, una piccola donazione», e allega le carte d'identità di tutti, compresi i due figli, che sorridono nelle fototessera. Un po' di serenità possono offrirla anche i nostri lettori, con un piccolo aiuto sul ccp 15596208 intestato ad Avvenire, "La voce di chi non ha voce", Piazza Carbonari 3, Milano. Gli assegni devono essere intestati ad Avvenire, "La voce di chi non ha voce". Si può anche effettuare un bonifico a favore di Avvenire, "La voce di chi non ha voce",

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