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Marco Pappalardo. Tre piccole imprese col Prestito della speranza

AA. VV. mercoledì 21 ottobre 2015
Cosa hanno in comune un punto mobile per la vendita di prodotti tipici locali, un risto-bar ed una pasticceria di Catania? Un finanziamento solidale della Caritas. Si tratta di tre nuove realtà imprenditoriali, accompagnate dalla Caritas diocesana e avviate grazie al Prestito della speranza, strumento di microcredito promosso dalla Cei in collaborazione con Intesa-San Paolo, rivolto a famiglie e soggetti che desiderano avviare attività commerciali e imprenditoriali per un importo massimo di 25mila euro.Il primo prestito ha permesso a un giovane agente di commercio di scommettere sulla vendita e la promozione dei prodotti tipici siciliani; ha potuto aprire la partita Iva, acquistare una vettura per la vendita dei prodotti e le materie prime da immettere sul mercato. Il secondo è servito per l'avvio di un'impresa familiare: marito, moglie e tre figli apriranno un risto-bar con laboratorio di tavola calda e gastronomia. Si chiamerà “Heaven”, un nome non scelto a caso, poiché l'avvio dell'attività rappresenta il “paradiso” per una famiglia che non aveva il minimo per vivere. Il terzo prestito ha permesso ad una donna sola con figli a carico in età scolare di realizzare il sogno di aprire una pasticceria in un paese della provincia. In questo caso è servito per sostenere il costo di gestione dell'attività, il pagamento iniziale delle utenze e l'acquisto delle materie prime.«Anche così la Caritas – ha dichiarato don Piero Galvano, direttore Caritas di Catania – aiuta chi ha perso il lavoro a non perdere la speranza».