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Tra hi-tech e finanza la paura fa Hal 9000

Andrea Fagioli domenica 20 febbraio 2022
Mezza maratona venerdì sera per L'indice della paura, la miniserie financial thriller in quattro episodi in onda uno dietro l'altro su Sky Atlantic e in streaming su Now. Ambientata a Ginevra nel mondo della finanza, la serie britannica scritta da Paul Andrew Williams e Caroline Bartleet, diretta da David Caffrey, ispirata all'omonimo visionario bestseller di Robert Harris, racconta la storia di Alex Hoffman (Josh Hartnett), scienziato e genio dell'informatica, pronto a lanciare un sofisticato algoritmo per fare soldi sfruttando la paura dei mercati finanziari per gli eventi mondiali come il terrorismo o le pandemie («La paura è la più forte tra le emozioni umane, domina il mondo come mai in passato, ma le reazioni umane alla paura sono prevedibili»). Fino a che, dopo aver ricevuto misteriosamente a casa la prima edizione del libro di Charles Darwin L'espressione delle emozioni, Alex inizia ad avere una serie di visioni, di incubi o presunti tali. Lui stesso diventa vittima della paura, ma anche di situazioni incontrollate come la capacità di conoscere i fatti prima che accadano o comunque qualcuno o qualcosa li conosce per lui. Senza ovviamente svelare il finale di questo viaggio frenetico tra realtà, memoria e paranoie, c'è da dire che dal punto di vista del thriller L'indice della paura non concede tregua, la tensione è sempre alta, anche se ci sono degli eccessi e dei momenti splatter. Dal punto di vista del tema di fondo, tra finanza e intelligenza artificiale, la serie mette in guardia dai pericoli della bramosia di denaro, dall'avidità umana (incarnata in modo particolare dal socio di Alex, Hugo) e dagli eccessi della tecnologia con situazioni che già il grande Stanley Kubrick intuiva più di mezzo secolo fa in 2001: Odissea nello spazio con il supercomputer Hal 9000.