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Tommaso BecketNessuno può mettere a tacere la voce a favore degli ultimi

Matteo Liut sabato 29 dicembre 2018
Nessun potente, scelto dal popolo o sovrano assoluto che sia, potrà mai mettere a tacere la voce profetica di coloro che difendono gli ultimi, gli esclusi e gli emarginati nel segno del Vangelo di Cristo. È questo il potente messaggio che ci lascia san Tommaso Becket, vescovo e martire. Nato a Londra verso il 1117, arcidiacono e collaboratore di Teobaldo, arcivescovo di Canterbury, Tommaso divenne cancelliere per volere del re Enrico II, che lo scelse, poi, come successore di Teobaldo nel 1161. Tommaso, però, da arcivescovo difese i diritti e la libertà della Chiesa davanti all'ingerenza del re. Nel 1164 per non aver riconocisuto le "Costituzioni di Clarendon" dovette fuggire in Francia. Al rientro la tensione non era venuta meno e così quattro cavalieri decisero di liberare il sovrano da questo ostacolo: il 23 dicembre 1170 raggiunsero Tommaso nella Cattedrale di Canterbury e lo uccisero.
Altri santi. San Davide, re e profeta (X sec. a.C.); san Martiniano di Milano, vescovo (V sec.).
Letture. 1Gv 2,3-11; Sal 95; Lc 2,22-35.
Ambrosiano. Mi 4,1-4; Sal 95; 1Cor 1,1-10; Mt 2,19-23 / Gv 20,19-23.