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Rufina e Seconda. Testimonianza radicale agli occhi del mondo

Matteo Liut martedì 10 luglio 2018
Una fine ingloriosa agli occhi del mondo, una testimonianza di radicale fedeltà alla vita stessa agli occhi del Vangelo: la storia delle due martiri sante Rufina e Seconda mette in luce tutta la difficoltà di far capire all'umanità il senso del messaggio del Risorto. Quella che appare una sconfitta, infatti, in realtà è una vittoria, è un modo per affermare la verità. La tradizione colloca la loro morte attorno all'anno 260 e le vuole sorelle. Entrambe fidanzate, videro i loro promessi sposi abiurare la fede cristiana per paura della persecuzione. Gli uomini allora tentarono di fare tornare al paganesimo anche Rufina e Seconda, che però non ne vollero sapere. Per questo furono denunciate, catturate e, dopo essere state condannate, furono condotte sulla via Cornelia, al decimo miglio, dove vennero uccise: Rufina venne decapitata e Seconda bastonata a morte.
Altri santi: San Pietro (Vincioli) da Perugia, monaco (X-XI sec.); san Canuto IV, re di Danimarca (1040-1086).
Letture: Os 8,4-7.11-13; Sal 113B; Mt 9,32-38.
Ambrosiano: Gs 24,1-16; Sal 123; Lc 9,46-50.