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Simone e Giuda. Testimoni del coraggio di lasciarsi amare

Matteo Liut sabato 28 ottobre 2017
Saper amare è la sfida più grossa, perché richiede prima di tutto di avere il coraggio di lasciarsi amare. E questo vale anche per "l'amore più grande", quello che viene da Dio e cambia la vita. Ce lo ricordano le figure dei santi Simone e Giuda, apostoli, celebrati oggi dalla liturgia. Del primo sappiamo che era originario di Cana e che veniva chiamato "lo zelota", forse perché aveva preso parte alla resistenza opposta ai romani dal gruppo degli zeloti. Il soprannome di Giuda, invece, era Taddeo, che significa "magnanimo". Secondo il Vangelo di Giovanni fu lui durante l'ultima cena a chiedere a Gesù: "Come è accaduto che devi manifestarti a noi e non al mondo?". E Gesù rispose che per conoscere Dio bisogna amarlo e aprirsi al suo amore. Secondo la tradizione Simone e Giuda morirono entrambi martiri.
Altri santi. San Fedele di Como, martire (III sec.); san Ferruccio di Magonza, martire (III-IV sec.).
Letture. Ef 2,19-22; Sal 18; Lc 6,12-19.
Ambrosiano. At 1,12-14; Sal 18; Ef 2,19-22; Gv 14,19-26 / Mc 16,9-16.