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Martirio del Battista. Testimone e modello della fede «scomoda»

Matteo Liut venerdì 29 agosto 2014
Precursore di Cristo con la parola e con i fatti, san Giovanni Battista, con la sua morte, ci ricorda che la fede è scomoda, che il Vangelo dà fastidio, soprattutto ai potenti. Il suo martirio, celebrato oggi dalla liturgia, è narrato dai Vangeli per spiegare ancora una volta come il Battista abbia davvero anticipato la voce di Gesù, diventando così l'ultimo profeta dell'Antico Testamento e il primo del Nuovo. Per questo egli è per tutti i cristiani un modello: predica la conversione, annuncia il cambiamento vero e non ha paura di affrontare i mali del proprio tempo. Ed è proprio il suo carnefice Erode – che lo fa decapitare per far piacere alla figlia di sua moglie Erodiade – a riconoscere che tra Gesù e Giovanni c'è una continuità. Lo riconosce eppure non lo salva, perché schiavo del potere.Altri santi. Sabina, martire (II sec.); beata Teresa Bracco, vergine e martire (1924-1944). Letture. Ger 1,17-19; Sal 70; Mc 6,17-29. Ambrosiano. Is 48, 22-49,6; Sal 70; Gal 4,13-17; Mc 6,17-29.