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Antonio Rosmini. Teologo e pensatore al cuore della modernità

Matteo Liut mercoledì 1 luglio 2015
Un santo moderno che seppe riportare la ricerca di Dio al centro del vissuto e del pensiero del suo tempo: questo, in sintesi, il profilo del beato Antonio Rosmini, il teologo roveretano salito agli onori degli altari nel 2007. Nato a Rovereto (Trento) nel 1797 da una famiglia nobile, studiò diritto e teologia all'Università di Padova. Venne ordinato sacerdote nel 1821, rientrando poi a Rovereto, dove si dedicò per alcuni anni agli studi, seguendo una rigorosa scelta di vita ascetica. Lo sforzo di coniugare Vangelo, esigenze del pensiero e storia trovò espressione nelle sue opere: negli scritti così come nell'Istituto della Carità, fondato nel 1929 a Domodossola. A Milano conobbe e strinse amicizia con Manzoni e nel 1830 pubblicò il suo testo filosofico più importante «Nuovo Saggio sull'origine delle idee». Negli ultimi si ritirò a Stresa, dove morì nel 1855.Altri santi. San Carileffo, abate (VI sec.); sant'Oliviero Plunkett, vescovo e martire (1625-1681).Letture. Gen 21,5.8-20; Sal 33; Mt 8,28-34.Ambrosiano. Dt 27,9-26; Sal 1; Lc 8,19-21.